Musumeci replica: “Nessun caso Antoci. Polemica da campagna elettorale”

“Come per tutti coloro che sono impegnati nella lotta per la legalità, ho avuto grande rispetto anche per il dottor Antoci, al quale ho testimoniato solidarietà e vicinanza nel mio passato ruolo di presidente della Commissione regionale antimafia. Per questo il suo ‘protocollo’ sarà certamente applicato in molti altri enti, oltre che al Parco dei Nebrodi. Resto basito, quindi, per una polemica da campagna elettorale nei confronti di un governo che, nelle prime settimane dal suo insediamento, ha nominato alti ufficiali, magistrati e prefetti, con uno spirito di servizio alle istituzioni che non può essere scalfito da insinuazioni pericolose e diffamatorie, consapevoli come siamo che la lotta alle mafie si esercita, senza ostentazioni, con impegno e nel silenzio del dovere”.

Non si è fatta attendere la replica del presidente della Regione Nello Musumeci al polverone che si è sollevato attorno alla sua decisione di rimuovere Giuseppe Antoci dalla carica di presidente del Parco dei Nebrodi. Nel balletto dei commissariamenti di Enti e consorzi, Musumeci sta procedendo in questi giorni a sostituire tutti i vecchi vertici di crocettiana nomina e memoria e non ha fatto eccezione Antoci. Una scelta che ha scatenato diverse reazioni, soprattutto politiche, che Musumeci però respinge con fermezza.

“Ancora più incomprensibile – aggiunge – è l’ipocrisia del Partito democratico che, se avesse voluto, avrebbe potuto valorizzare un proprio dirigente regionale, come Antoci, impegnato in tutte le campagne elettorali recenti, proponendolo per il Parlamento. Ma il partito ha preferito lasciarlo fuori”. E proprio dal Pd siciliano uno dei commenti al caso Antoci è stato per esempio quello del capogruppo Pd all’Ars Antonello Cracolici che ha parlato di “atto di pirateria del governo Musumeci”.

“Dal canto nostro –dice il presidente- abbiamo esercitato senza alcuna eccezione per tutti gli enti regionali il diritto allo spoils system, applicando una legge del governo Crocetta, peraltro voluta proprio dal partito di Antoci. E al Parco dei Nebrodi abbiamo destinato un ufficiale del Corpo Forestale, noto per avere condotto impegnative indagini di polizia giudiziaria. Noi non abbiamo scelto un dirigente di partito. Appare disarmante come, ancora una volta, l’antimafia diventi strumento di campagna elettorale”.