Paolo David verso la sospensione da consigliere. Primo dei non eletti Cocivera, coinvolto nell’inchiesta sugli aborti clandestini

Per il consigliere comunale Paolo David è vicina la sospensione dalla carica elettiva, che avverrà tramite ordinanza del prefetto.

Tra gli arrestati dell’operazione Matassa, l’accusa di cui deve rispondere David, già rinviato a giudizio per la vicenda Gettonopoli, è pesantissima: associazione a delinquere finalizzata a reati di corruzione elettorale.

Il consigliere comunale Poalo David è tutt’altro che un novello della politica cittadina, essendo già alla sua terza esperienza amministrativa, che va avanti da tre consiliature consecutive: 2005-2007, amministrazione Genovese; 2008- 2013, amministrazione Buzzanca ; e quella attuale iniziata a giugno 2013, con in carica il sindaco Renato Accorinti.

Fedelissimo di Francantonio Genovese, a dicembre scorso è stato uno dei primi consiglieri comunali a lasciare il Pd- di cui era capogruppo in Consiglio comunale – per saltare dal centro-sinistra al centro-destra. Dopo una breve permanenza nel gruppo consiliare Grande Sud, che lui stesso ha contribuito a costituire a Palazzo Zanca – è recentemente approdato in Forza Italia, diventato partito di maggioranza dopo l’esodo di massa dei consiglieri eletti nel 2013 nel partito democratico e nelle liste collegate.

Alle ultime elezioni amministrative, quelle su cui si concentra l’inchiesta della magistratura, Paolo David è stato il quarto consigliere più votato della lista del Partito democratico con 1519 preferenze. Davanti a lui c’erano solo Emilia Barrile con 2517 preferenze; Benedetto Vaccarino con 1946 preferenze; e Nicola Cucinotta con 1761 preferenze.

Scorrendo i risultati elettorali delle amministrative del 2013 , il paradosso è servito: il primo dei non eletti nella lista del Pd è il ginecologo ed ex consigliere comunale (nel 2008 in quota Pdl) Giovanni Cocivera con 827 voti, finito nelle scorse ore anche lui agli arresti nell’ambito dell’inchiesta sugli aborti clandestini. Segue, come secondo dei non eletti, Gaetano Gennaro con 782 preferenze, già componente del Civico Consesso nelle precedenti consiliature. Per Gennaro – politicamente molto vicino al professore Antonio Saitta, vice-sindaco durante l’amministrazione Genovese – potrebbero presto spalancarsi le porte di Palazzo Zanca.

Ma torniamo a Paolo David, andando a spulciare la sua dichiarazione delle spese elettorali in occasione delle elezioni comunali del 2013, pubblicata dal collega giornalista Alessio Caspanello. Per tornare ad occupare uno dei 40 scranni del Consiglio comunale, David ha sborsato 9400 euro, tra manifesti e striscioni (tremila euro in tutto); 1500 euro per pubblicità editoriale; 2500 euro per cene; mille euro tondi tondi per aperitivi; ed altri 1500 euro circa per telefono, benzina e spese di segreteria. La campagna elettorale dell’ex capogruppo del Pd è stata “sponsorizzata” anche dalla Caronte&Tourist, che ha garantito un contributo elettorale da 2500 euro.

Danila La Torre