Oneri di urbanizzazione. Barrile: “Delibera mai arrivata in Consiglio, si rischia il commissariamento”

Con nota dello scorso 5 gennaio, l'Assessorato Regionale del Territorio e dell'Ambiente ha richiesto notizie sulla mancata trasmissione, da parte del Comune, della Deliberazione Consiliare relativa all’adeguamento degli oneri di urbanizzazione e al costo di costruzione.

Il Consiglio comunale avrebbe dovuto approvarla entro il 30 ottobre di ogni anno, per l'adeguamento degli oneri concessori e la loro applicazione dal 1° gennaio dell'anno successivo.

La presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile, ricorda al sindaco Accorinti, al segretario direttore generale Le Donne, all’assessore all’Urbanistica, De Cola, ed alla dirigente del Dipartimento Edilizia Privata, Cotroneo, “che allo stato attuale il Consiglio Comunale non ha ricevuto alcuna proposta di deliberazione tale che possa ottemperare agli obblighi di competenza ed evitare aggravi erariali all’Ente per danno e/o per gli oneri derivanti dall'insediamento di un commissario ad acta. Dalla disamina di tale condizione – prosegue la Barrile – emerge il fatto, ormai acciarato, della mancata attenzione prestata dall'Amministrazione alla formazione e trasmissione in Consiglio Comunale degli atti di competenza consiliare”.

La Barrile chiede a Le Donne di sollecitare l'invio in Consiglio Comunale della proposta di delibera per la sua adozione entro i 45 giorni citati nella nota assessoriale, in modo da evitare l'intervento sostitutivo regionale.

Un sollecito per chiudere la questione entro il 30 ottobre, ai termini di legge, era arrivato anche dall'Ordine degli Ingegneri, lo scorso 21 luglio. "Si chiedeva (e si continua achiedere) che venissero ripresi ed estesi i concetti di premialità, di suddivisione più dettagliata in zone omogenee cui adeguare gli importi degli oneri concessori, ecc. Si rimaneva inoltre a disposizione per l’istituzione di gruppi di lavoro, mettendo a disposizione le proprie professionalità, per la migliore definizione di oneri che tengano conto della realtà territoriale della zona di intervento e della possibilità di modulare gli oneri anche in relazione alle azioni positive previste dal Paes (approvato) della città di Messina".

L'Ordine degli Ingegneri ribadisce la disponibilità e chiede un incontro per avviare quanto richiesto.