Viadotto Ritiro, ancora un rinvio. Il Cga si pronuncerà il 18 novembre

L’aggiudicazione alla Toto Costruzioni risale al 18 dicembre 2014. E come per la maggior parte delle opere pubbliche, anche per la riqualificazione del viadotto Ritiro passerà almeno un anno da quella data prima che i lavori possano iniziare.

Immancabile è arrivato il ricorso della seconda classificata, la Sicurbau, rigettato dal Tar lo scorso 27 marzo. Ed immancabile anche la prosecuzione al Cga, fissata prima al 27 maggio e poi rinviata all’8 luglio. La richiesta di sospensiva non fu accolta ma era come se lo fosse, poiché l’udienza di merito era stata fissata al 23 settembre, data prima della quale diventava impossibile iniziare i lavori. Lavori che non potranno cominciare neppure adesso, perché ieri è arrivato l’ennesimo rinvio, stavolta al 18 novembre.

Non si tratta, a dire il vero, dell’unico motivo per il quale tutto resterà ancora fermo, visto che mancano ancora alcuni passaggi per completare l’iter progettuale. Dopo l’accelerata che ha condotto alla consegna del progetto esecutivo, lo scorso 10 giugno, ed alla firma del contratto con la Toto, lo scorso 17 giugno, il percorso ha subìto una frenata. Il progetto esecutivo non è ancora stato approvato e non è ancora stato definito neanche l’accordo con il Comune per il collegamento con lo svincolo di Giostra. Da palazzo Zanca, infatti, è arrivata solo un’autorizzazione a condizione.

Sarà questo il primo passaggio dei lavori, vale a dire l’uscita dello svincolo di Giostra, un’opera attesa da 20 anni, che dovrà essere utilizzata non solo in quanto tale ma anche in quanto passaggio obbligatorio nel momento in cui saranno smontate le campate del Ritiro. Sei o sette mesi il tempo previsto per questa prima fase ma, continuando di questo passo, il rischio è che l’uscita non sarà aperta neppure per la prossima estate.

(Marco Ipsale)