Riordino servizi Protezione Civile, per Messina sempre più in bilico l’Opcm emergenza traffico

Lo scorso 14 aprile, nell’ambito della campagna di tagli e “occhio agli sprechi” messa in atto dal governo Monti, è stato varato il piano di riorganizzazione dei servizi di Protezione Civile (vedi correlato). Decisione che riguarda da vicino anche Messina, visto che tra i punti del documento si prevede di “cassare” le gestioni commissariali esistenti alla data di entrata in vigore del provvedimento, dunque anche l’Opcm emergenza traffico. Nei prossimi giorni il testo esaminato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale sancendo di fatto quanto previsto.

Immediata nelle scorse settimane la reazione del sindaco Buzzanca, che per scongiurare il peggio ha ipotizzato di avanzare una richiesta di proroga, sussistendo tutte le condizioni per ottenerne il benestare. Purtroppo però di tutt’altro avviso sembra essere stato il dott. Angelo Borelli, responsabile dell’Ufficio VII Amministrazione e Bilancio del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale. Pare infatti che quest’ultimo, nel corso della video-conferenza dello scorso venerdì con i rappresentanti di palazzo Zanca (assente il sindaco, a farne le veci l’assessore Capone e il Capo di Gabinetto Antonio Ruggeri), abbia affermato che la strada della proroga non sia contemplabile in quanto non prevista tra le “eccezioni” del testo legislativo.

Di fronte alla situazione particolarmente delicata di Messina, di cui Borelli avrebbe riconosciuto la piena criticità, sono stati avanzati dallo stesso alcuni suggerimenti: il rappresentante della Protezione Civile ha infatti consigliato di presentare un emendamento in cui si chiede, alla luce della situazione cittadina, di poter mantenere lo stato di emergenza. Scorciatoia seguita già da altre amministrazioni locali. Borelli avrebbe “suggerito” agli interlocutori, di sollecitare a propria volta Buzzanca, affinché quest’ultimo, attraverso i riferenti nazionali in parlamento, chieda e ottenga la presentazione di un emendamento alle legge di riordino dei servizi di Protezione Civile, che per certi versi potremmo definire “emendamento salva Messina”.

Nel caso in cui infatti la città dello Stretto sia costretta a perdere i “privilegi” legati all’OPCM, che fino ad oggi hanno permesso di attuare importanti passi avanti per la realizzazione di interventi strutturali fondamentali (piattaforma dagli svincoli alla logistica di Tremestieri, passando per il progetto di recupero Gazzi-Zona Falcata), il rilancio rimarrebbe lettera morta. Per i politici messinesi, a tutti i livelli, è il momento di alzare la voce. Città avvisata mezza salvata… sempre che qualcuno questo Sos lo voglia cogliere e questo salvataggio farlo diventare realtà. (ELENA DE PASQUALE)