Il Comitato di ex Vigili critica il sindaco Accorinti e si rivolge alla Corte dei Conti

Sono i venti Vigili Urbani vincitori di concorso annuale che hanno svolto il loro servizio sino allo scorso 31 maggio. Si sono riuniti in comitato ed hanno fatto pervenire all’amministrazione comunale una precisa istanza in cui si chiede chiarezza nella gestione di alcune risorse finanziarie vincolate dell’ente, oltre al rinnovo dei contratti. Nei prossimi giorni, sarà inoltrato un esposto alla Corte dei Conti, per verificare l’esistenza o meno del reato di “omissione di atti d’ufficio”, anche a carico dell’attuale amministrazione.

“A prescindere dall’estrema solerzia dei tanti che a Palazzo Zanca si affannano anche con “eccezionali prestazioni straordinarie” a partorire ed accampare “improbabili scuse”, “fantasiose motivazioni”, finanche “indicibili sciocchezze”, – scrivono – il rinnovo dei contratti è giuridicamente possibile per espressa previsione legislativa nazionale e finanziariamente sostenibile mediante impiego di diverse somme esistenti in bilancio – alcune dal lontano 2011 – e perfino vincolate, per espressa previsione legislativa nazionale, ad essere utilizzate esclusivamente per questi fini e non eventualmente distratte per finalità non previste dalla norma. Capitolo a parte merita poi la questione dei fondi statali ex O.P.C.M. in quanto seppur dai media si è appreso dell’esistenza di un “autorevole parere” proveniente direttamente dal Capo della Protezione Civile in persona, prima di valutare e di prenderne atto, sarebbe forse opportuno conoscere i contenuti ed i termini sia del parere, sia della richiesta inoltrata dall’Ente Comunale, per una corretta e trasparente valutazione del parere espresso”.

Il Comitato di ex Vigili pone diversi interrogativi, in particolare in riferimento a come il Comune ha utilizzato ed utilizza le risorse dell’articolo 208 del Codice della Strada, ed a come siano state impiegate le risorse dei fondi ex O.P.C.M. “per i quali ricordiamo – proseguono – che il concorso per 20 agenti, finanziato con fondi statali per la durata di un anno e per un importo di 620mila euro, ha trovato copertura statale residuale per “soli” 170mila euro. Dunque a conti fatti, mancherebbero all’appello ben 450mila euro di fondi nazionali, stanziati per il concorso. Riteniamo a questo punto, vista la totale mancanza di idonee risposte dalla sede Comunale, che tali interrogativi possano trovare adeguate risposte, solo mediante un risolutivo intervento della Magistratura Contabile alla quale invieremo nei prossimi giorni tutti i riferimenti e gli atti in nostro possesso, ed alla quale richiederemo di fare definitiva chiarezza e di diramare ogni eventuale dubbio sulla correttezza dell’operato a vario titolo, di Amministratori e Dirigenti”.

Infine la polemica nei confronti dell’Amministrazione Accorinti, “alla quale l’intera documentazione è stata più volte inviata ma è non è stata oggetto di attenzione. Non si spiegano altrimenti certe “disarmanti risposte” e certe “assurde affermazioni”.

Il comitato, contrariamente a quanto affermato dal sindaco, definisce una vera e propria impresa la possibilità di avere un colloquio con un rappresentante dell’amministrazione comunale: “Quanto da Accorinti più volte condannato e stigmatizzato poi, ovvero la “mancanza di ascolto istituzionale”, oggi è da noi percepita in maniera forte e disarmante, proprio ad opera dello stesso Accorinti. Infine, nei fugaci, estemporanei oltre che poco dignitosi “colloqui da corridoio”, ci siamo sentiti perfino additare perché “assenti negli ultimi 40 anni di lotte”. In tal senso, tralasciando il chiaro limite legato alla nostra età anagrafica, simili dichiarazioni non possono che ferire ulteriormente, invadendo pesantemente la sfera personale di ognuno di noi. Ricordiamo all’attuale sindaco e lo facciamo con profondo orgoglio, che nel nostro piccolo, abbiamo lottato 4 lunghi anni, da soli, contro le pesanti e manifeste ingiustizie più volte perpetrate nei nostri confronti dall’Amministrazione precedente, alla ricerca della tutela di un diritto e del ripristino della legalità, ed è davvero strano, che chi delle lotte e della difesa dei diritti ne ha fatto una ragione di vita, non ne sia a conoscenza”.

“Speriamo – conclude il comitato – che questa Amministrazione, possa comunque ed in fretta cancellare queste nostre prime brutte esperienze, riuscendo a ridare dignità alle persone coinvolte, ripristinando il sacrosanto e tanto sbandierato diritto alla comunicazione ed all’ascolto. Noi siamo qui ancora in attesa”.

La Fp Cgil, invece, non condivide le critiche nei confronti del sindaco Accorinti, che considera “gratuite e strumentali”.

“Il sindaco – scrive Clara Crocé, segretario generale della Fp Cgil – ha assunto, nei giorni scorsi, l’impegno con le organizzazioni sindacali di convocare nei prossimi giorni un apposito tavolo tecnico per la definizione della vertenza. Di contro, condividiamo l'esigenza di conoscere che fine hanno fatto i fondi destinati dell'Opcm”.

“La Fp Cgil – spiega ancora la Crocé -, in questi anni, ha più volte avanzato alla precedente Amministrazione e al commissario Croce la richiesta di conoscere la destinazione di tali fondi. Ci hanno detto che soltanto i deputati potevano avere accesso a simili informazioni. Come se i cittadini non abbiano alcun diritto di conoscere come vengono spesi i soldi pubblici. Abbiamo anche richiesto di conoscere in che modo siano stati spesi i fondi per gli alluvionati di Giampilieri. Queste richieste nei prossimi giorni saranno avanzate sia all’Amministrazione Comunale che al presidente della commissione consiliare Legalità, affinché si possa fare finalmente chiarezza sulle destinazione delle risorse pubbliche”.