Rifiuti abbandonati sulla statale 113 dir. Biancuzzo: “Da tre anni arrivano dai Comuni vicini”

Amareggiato e stanco di sottolineare e segnalare una situazione che persiste da ormai tre anni. Questo lo stato d’animo del consigliere della VI circoscrizione,Mario Biancuzzo, mentre chiede ai vertici di MessinAmbiente e all’assessore Ialacqua di intervenire per eliminare i cumuli di spazzatura presenti sulla statale 113 dir.

Una quantità di rifiuti che secondo il consigliere difficilmente può essere prodotta dai soli residenti di Orto Liuzzo, Campanella, Ponte Gallo e Tarantonio, vista la fine delle vacanze estive che ha portato molti villeggianti e turisti a far ritorno nelle proprie case.

“Non è cambiato niente- sottolinea Biancuzzo- numerosi cittadini residenti in altri Comuni continuano a utilizzare il territorio di Messina, come pattumiera abbandonando di tutto sulla strada statale 113 dir ed i venti di scirocco in atto continuano a sparpagliare i rifiuti prodotti da questi incivili in tutto il territorio, ai bordi della strada, nelle scarpate e sui vetri delle macchine in transito, mettendo a rischio la vita degli automobilisti che numerosi utilizzano l’arteria”.

Il consigliere della VI circoscrizione si fa portavoce del disagio di tutti i residenti della zona costretti a vivere ormai da troppo tempo con la presenza della spazzatura. Fra i residenti che subiscono maggiori disagi, i residenti del complesso Campanella di Orto Liuzzo che, come sostiene Biancuzzo, hanno difficoltà ad immettersi sulla strada statale in quanto la visuale è ridotta dalla presenza dei rifiuti di ogni genere.

A fronte del reale disagio, il consigliere chiede l’intervento dei dirigenti di MessinAmbiente così da programmare degli interventi mirati all’eliminazione di tutta la spazzatura depositata ai bordi della stada.

“All’ assessore all’ambiente, Daniele Ialacqua- conclude Biancuzzo- chiedo, di voler inviare una lettera ai sindaci dei Comuni vicini, per comunicare a tutti i cittadini che non effettuano la raccolta differenziata a diffidarli di non scaricare la spazzatura da loro prodotta nel nostro territorio”.