Protesta no Tares. Bruciate le bollette, ora servono risposte dall’amministrazione

Una discreta affluenza di cittadini si è registrata alla manifestazione no Tares che si è svolta a Roccalumera. Il comitato “Noi non ci sTares” ha simbolicamente bruciato alcune bollette al centro della piazza Municipio come protesta nei confronti della tassa “succhiasangue”. Le difficoltà nel centro jonico sono evidenti, molti esercizi commerciali sono stati costretti a chiudere l’attività, altri sono a rischio e molte famiglie si imbattono quotidianamente contro le difficoltà oggettive di arrivare a fine mese.

Non era presente il sindaco Gaetano Argiroffi, né alcun portavoce dell’amministrazione di Roccalumera, al quale i cittadini chiedono risposte e soluzioni. La protesta si vanta tuttavia di non essere in alcun modo politica, ma sociale, specchio di un’esasperazione collettiva che non riguarda solo Roccalumera.

“Non ce la facciamo più – ha dichiarato il commerciante Santino Metauro -, la nostra è una protesta pacifica per una tassa equa”. “Vogliamo che tutti siano nelle condizioni di pagare- ha incalzato Walter Marisca -, il nostro unico interesse è di risollevare le sorti del nostro paese”. Alla protesta erano presenti alcuni amministratori di altri comuni, a prendere parola è stato il primo cittadino Cateno De Luca.

“Nessun discorso politico, solo una riflessione – ha esordito il sindaco di Santa Teresa -. Noi abbiamo messo in atto una strategia che ci ha permesso di abbattere i costi, abbiamo tagliato il superfluo e abbiamo rinunciato a stipendi e rimborsi. Mi chiedo – ha proseguito De Luca – il progetto di quest’amministrazione qual è? Quando si parla di sacrifici, questi devono partire dal Palazzo”.

Le risposte dell’amministrazione Argiroffi arriveranno probabilmente nelle prossime ore. Intanto le voci di malcontento non si placano. Roccalumera è in buona compagnia, la protesta è corale e in tutta Italia si levano le proteste che in alcuni casi si traducono in gesti estremi, come le lettere di intimidazione inviate a Bernadette Grasso, sindaco di Caprileone e deputato regionale.

Va bene la protesta, purché sia pacifica, ma resta poi da chiedersi: servirà a qualcosa?

Giusy Briguglio