Lo Smista Usato rischia di chiudere: “Aiutateci ad aiutare”

“Aiutateci ad aiutare”. E’ semplice e diretto l’appello dell’associazione di volontariato “E Berta filava” che rischia di non poter più mandare avanti lo Smista Usato che gestisce a Roccalumera perché, tra tasse e affitto del locale, le spese sono troppe e i soldi pochi. Teresa Brancato, Presidente dell’associazione e anima dello Smista Usato, porta avanti questa iniziativa da cinque anni. In questo periodo tante sono le lotte che “E Berta filava” ha dovuto combattere per non chiudere baracca, compensate dalle soddisfazioni per essere stata d’aiuto a persone che non avevano niente. Coloro che in questi anni si sono rivolti allo Smista Usato per scarpe, vestiti, libri, perché non avevano da mangiare per se stessi o per i propri figli, sono così tanti da spiegare bene il livello di povertà al giorno d’oggi, sempre più alto, soprattutto in tempi difficili come quelli attuali. Coloro che in questi anni si sono rivolti allo smistausato non sono solo extracomunitari, come è facile credere. “E Berta filava” ha aiutato tante famiglie del comprensorio jonico con difficoltà economiche: l’indigenza ci abita accanto e non possiamo ignorarla. E’ questo il messaggio che, insieme, tutti i volontari dell’Associazione e le persone generose che ogni giorno donano qualcosa allo Smista Usato, cercano di comunicare alle Istituzioni che, eppure in questi anni, non hanno contribuito alla causa. Fino al 2013 l’associazione ha potuto usufruire di alcuni locali concessi dall’amministrazione di Roccalumera guidata dal sindaco Gianni Miasi. Allo scadere del suo mandato, è scaduto anche l’accordo e l’associazione di Teresa Brancato ha dovuto spostare lo Smista Usato (in via Umberto I, di fronte al rifornimento). Il centro ha rischiato la chiusura diverse volte, ora il rischio si fa di nuovo pressante. L’appello sarà ascoltato o le Istituzioni faranno ancora una volta orecchie da mercante?

Giusy Briguglio