Tendenze moda, anche in Tribunale si può. A Messina spopola lo zainetto

Il “re” indiscusso è lui: l’avvocato Nino Favazzo, noto penalista nebroideo d’origine. E’ lui, con il suo imperterrito braccio in spalla, in primavera come in inverno inoltrato, sul completo più elegante così come in tenuta più easy, anche se rigorosamente in giacca e cravatta, ad averlo sdoganato. E’ lui che ne ha fatto una moda, un must che negli ultimi mesi tiene banco, a Palazzo Piacentini. Stiamo parlando dello zaino, quello con cui l’avvocato Favazzo si presenta ormai da anni nelle aule di giustizia. Rigorosamente in pelle, comunque firmato. Difficilmente il penalista si distacca dal suo zainetto, preferendogli una borsa, altrettanto firmata, per infilarci le carte processuali. I commenti “si sprecano”. Sono scherzosi ovviamente, tra i colleghi così come quelli che arrivano dai giudici, che in qualche occasione hanno “additato” la sporta da spalla dal pulpito della Corte, a margine delle udienze.

Una volta sdoganato, tanti avvocati oggi sembrano preferire lo zainetto alle cartelle da ufficio. E spuntano quelli che contendono il “primato” all’avvocato Favazzo. “Io l’ho sempre adoperato – spiega Marcello Scurria, anche lui nebroideo. – L’ho sempre trovato più comodo rispetto alle valigette e non mi sono mai vergognato di entrare in tribunale”.

Ne avevo uno che adoperavo di tanto in tanto – scherza l’avvocato Nino Cacia, con un coloratissimo zaino in spalla, di fronte la seriorissima aula di Corte d’Assise – però ci entravo a Palazzo Piacentino con un certo imbarazzo. Adesso che l’avvocato Favazzo l’ha lanciato, ne ho preso uno più bello e lo adopero quotidianamente”, ribatte divertito Cacia. In fatto di antesignani, pare che il primato vero vada ad un ormai anziano e stimatissimo legale cosentino, già zaino in spalla decenni fa, nelle aule di tribunale.

La “sporta” spopola anche nelle aule di civile, dove lo studio Delia e Bonetti, famoso per le molte vittorie contro il numero chiuso all’università, è andato decisamente oltre: il messinese Santi Delia ha infatti messo il logo dello studio su una shopper elegantissima, in tessuto leggero e color chiaro, logo e nome stilizzati appena. Una borsa che sicuramente spopolerà sotto l’ombrellone e ritroveremo a settembre, quando gli avvocati torneranno ad affollare le aule di giustizia. Con quel pizzico di vanità e ironia che non guasta la loro professionalità.

Alessandra Serio