“Per Amor Vostro”. In una Napoli di dolore, ove piove ma si ha voglia di rinascita

La meravigliosa Valeria Golino ha portato a casa una meritatissima coppa Volpi ( la sua seconda, dopo quella per “Storia d’amore” di Citto Maselli) per riconoscimento della giuria internazionale del 72esimo Festival del Cinema di Venezia, quale interprete di Anna Ruotolo Schiavone, nel lungometraggio visionario “Per Amor vostro” di Giuseppe Gaudino – entrato nella rosa dei nove film italiani iscritti alla candidatura per rappresentare agli Oscar il miglio film in lingua non inglese – che annovera ben 10 produttori, fra i quali la Buena Onda di Scamarcio – Golino. Film d’ autore, non facile, sperimentale, bello e straniante e, la cui sceneggiatura si attesta, oltrechè allo stesso Gaudino, anche a Isabella Sandri e Lina Sarti, con un ruolo femminile che dovrebbe ricordarsi a lungo e che la stessa attrice ha molto amato…. una piccola storia di una piccola donna ” capasciacqua”, che riesce al fine a riscattarsi della sua fragile sottomissione ( un pò certo di convenienza) e a ritrovare quella parte di sè (bambina coraggiosa che veniva scelta per volare durante le feste a carattere religioso) smarrita a causa di una tristissima e immeritata esperienza di 4 anni di riformatorio, per il “nobile” scopo di preservare il fratello più adulto dalla cattiva strada …..in realtà quel sacrificio ha prodotto effetti negativi a cascata anche sulla sua famiglia d’ origine (che continua a pretendere da Anna) compreso il fratello che è rimasto un fanciullone egoista. Il marito di Anna, squallido e manesco figuro di usuraio, tiene ben salda la sorte di tutto il quartiere con i suoi “favori” e ciò genera un odio palpabile anche nei confronti di Anna e le due figlie adolescenti. La disastrosa situazione è aggravata dalla presenza di un figlio sordomuto, trattato dalla madre e dalle sorelle come un grazioso giocattolo. La sofferta ribellione di Anna – con finale esplosione dopo le implosioni di una vita – passa attraverso una positiva esperienza lavorativa in ambito televisivo, (una soap, ove è suggeritrice di battute, che scrive sui cartelloni e per l’ottenimento di quel contratto la bigotta madre le fa porre in essere rituali ancestrali di ringraziamento alla Vergine) ove incontra un ambiguo attore – divo – che richiederà i suoi salvifici servigi, anche amorosi, facendole credere di essere speciale, ma rivelandosi una figura da poco. Valeria Golino restituisce al personaggio di “Sant’ Anna ” che ha vissuto di rinunce fino a divenire essa stessa una donna “eniente”, tutta la sua allegria e infantile ingenuità e quel suo innocente sguardo azzurrato conferisce all'” Anna dei miracoli” una magia profonda. Altamente suggestive le immagini fotografiche di Matteo Cocco e gli effetti scenici immaginifici, di Flaviano Barbarisi e Antonella Di Martino – con utilizzo di elementi quali l’acqua e le nuvole nere nell’azzurro del cielo – che non scadono mai in ” invenzioni speciali “, ma conferiscono carattere onirico al film. Bravi anche gli interpreti Massimiliano Gallo, Elisabetta Mirra, Edoardo Crò, dei personaggi, per così dire di contorno e Adriano Giannini, perfettamente a suo agio nel ruolo del fatuo attorucolo in crisi). Le musiche originali di Epsilon Indi, accompagnate da filastrocche napoletane dai cantastorie, contribuiscono alla riuscita di questo ambizioso prodotto cinematografico, sulla Napoli dalle multiformi facce, con i suoi luoghi simbolo, che campeggiano, rappresentata fra cronaca e fantasia, che merita la visione e un “giudizio” di più che buono, 8 e ½.
In programmazione c/o il multi sala Apollo , con orari 17.30, 20.20 e 22.30.
Tosi Siragusa