"Youth - La giovinezza", l'ultimo film di Sorrentino in concorso a Cannes

“Youth – La giovinezza”, l’ultimo film di Sorrentino in concorso a Cannes

Tosi Siragusa

“Youth – La giovinezza”, l’ultimo film di Sorrentino in concorso a Cannes

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domenica 24 Maggio 2015 - 08:22

Sulla rotta della decima musa: il regista napoletano firma un lavoro intimo ed intenso grazie alle straordinarie interpretazioni di Michael Caine ed Harvey Keitel. Impressioni a cura di Tosi Siragusa.

Presentato in concorso a Cannes, alla Croisette (il Festival è in corso dal 13 Maggio e si chiuderà stasera) insieme ai film degli altri due registi italiani – fra i 19 della rassegna – il 20 maggio uscito nelle sale anche messinesi, il lungometraggio porta in scena la vecchiezza in un centro benessere e il contrasto sconsolante fra quanto compiuto nelle nostre esistenze e il poco che si riesce a conservare in memoria, per il dissolvimento dei ricordi.
Il regista Paolo Sorrentino, che è anche sceneggiatore, già vincitore del premio Oscar e destinatario della laurea “honoris causa” dell’“American University” in Roma, appare sempre più internazionalizzato.
Trattasi di una storia d’amicizia fra un famoso registra inglese, che scrive il suo film-testamento, con una schiera di giovani sceneggiatori – Harvey Keitel – e un riverito direttore d’orchestra, che, oziando aspetta di invecchiare – Michael Caine – entrambi in vacanza in cerca di sorprese … e queste arrivano sotto forma di offerta/richiesta di un emissario di Elisabetta II ( che vorrebbe festeggiare il compleanno del marito con le celeberrime “Simple Songs”), che il Maestro cerca di declinare, inutilmente…
Il grande M. Caine giganteggia e l’attore, alla veneranda età di 82 anni, è in piena attività e pare abbia tratto divertimento durante le riprese in elettronica.
Oggi il cinema peraltro sembra premiare la longevità e ci sono molti ruoli importanti per i grandi vecchi.
Emerge, poi, ancora una volta Paul Dano, con il suo volto indimenticabile e qui l’antidivo interpreta il suo contrario, una superstar di Hollywood, famoso eroe di una saga block buster che, spiazzato dalla celebrità, per staccare la spina va in vacanza in un hotel di montagna, per sparire per un po’ prima di rituffarsi nel prossimo ruolo, e lì incontra i due anziani.
Rachel Weisz è la figlia del direttore d’orchestra, vittima di amorose pene e della distrazione paterna, Madalina Ghenea la bella miss Universo dell’hotel alpino e Jane Fonda, Brenda, attrice venuta dalla strada, ma che può permettersi ora il gran rifiuto.
L’opera cinematografica è un quadro intimo, pur se ricco di personaggi e divagazioni e di sogni e visioni, con grande ricerca introspettiva. Il rimando a Fellini appare ovvio, più a “Ginger e Fred” e “La città delle donne”, che a “8 e 1/2”, ma forse è involontario, dovuto a quanto si deposita (in noi) attraverso la via esperienziale.
Il rapporto generazionale è centrale, più della devastazione della vecchiaia, così come il tema della sparizione del materiale esistenziale, soggetto al deperimento della memoria, e prima ancora alla sproporzione fra le cose fatte e ciò che residua.
Il finale è ottimistico, a suo modo… perché la vecchiaia non comporta necessariamente la rinuncia al domani, perché il futuro (pur se breve) è la più grande prospettiva di libertà che resta e dunque, attraverso “le fatiche” del benessere si insegue il passato di gioventù, e si allunga il futuro … fra i fumi della sauna.
A Cannes il film è girato in inglese ed è un approdo quasi consequenziale e progressivo (da “Le conseguenze dell’amore” a “This Must Be The Place”, a questo “Youth”) a produzioni ormai internazionali e tutti gli attori con ruoli significativi sono stranieri.
Fotografia di Luca Bigazza e musiche di David Lang completano amabilmente questo prodotto artistico di pregio, solo a tratti un po’ esagerato, con quelle metafore dell’assenza, quel desiderio che aleggia, i padri senza carezze, la bellezza delle cose davvero belle…, ed una Venezia visionaria.
Pioggia di complimenti negli States e vendita in 80 Paesi per questo lungometraggio di ambientazione, corale ma intimista, pur se con tante immagini e poche parole.
Voto 8, buono.
In programmazione c/o Il Multisala Apollo, saletta “Fasola”, con orari:
17.30 – 20.15 – 22.30; c/o il Multisala Iris con orari: 18.00 – 20.45 – 23.00; c/o l’Uci Cinemas, con orari: 17.00 – 19.50 – 22.30.

Tosi Siragusa

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