Fuga di massa da Rifondazione Comunista: “identità indebolita e mancanza di intenti”

Una vera e propria rottura con Rifondazione Comunista. Numerosi i “compagni” milazzesi che abbandonano il movimento. Si val segretario di circolo Cristoforo Tramontana per poi passare ad Alberto Caglio, Loredana Catalfamo, Matteo Di Flavia, Giuseppe Famà, Enzo La Rosa, Rosa Elisa La Rosa, Vladimir La Rosa, Giuseppe Russo e Carmelo Schepis. A monte di questa decisione una “frenetica ricerca di sempre più labili simboli, imposti da movimenti occasionali, ha indebolito la nostra identità e gli intenti per i quali era nata Rifondazione Comunista”.

Una decisione, la loro, accolta con soddisfazione dal Partito Comunista d’Italia: “Il radicamento sui territori è la condizione necessaria perchè si dia corpo all’idea. La strada intrapresa da molti compagni che, in ogni parte d’Italia, stanno aderendo alla Costituente Comunista dimostra la bontà del progetto –dichiara Antonio Bertuccelli, segretario regionale del PCd’I- Il Partito Comunista d’Italia, che da anni lavora per questo obiettivo, accoglie con soddisfazione la scelta dei compagni milazzesi che hanno deciso di aderire alla Costituente Comunista”.

Un nuovo tracciato politico, dunque. Nella nota diramata dal gruppo milazzese in rottura si legge infatti che “il gruppo milazzese di Rifondazione Comunista ha deciso di unirsi al sentimento comune con molti altri compagni in Italia che hanno decido di forgiare una Costituente Comunista dalla quale far rinascere il Partito Comunista Italiano in tutta la sua struttura”.

Si concretizzerà sempre di più, adesso, la possibilità di riunire tutti i comunisti in un unico partito?

Salvatore Di Trapani