I renziani “rompono” con il Pd e si candidano alle presidenze di IV e V Circoscrizione

I Renziani rifiutano l’offerta e vanno avanti. Francesco Palano Quero e Alessandro Russo non hanno intenzione di lasciare la strada che hanno iniziato a percorrere con le primarie. Le proposte di cui oggi ha parlato il candidato sindaco Felice Calabrò per loro non sono neanche da valutare. Avevano chiesto al loro partito, il Pd, di decidere tutti insieme liste e candidati, si erano proposti per la candidatura alle presidenze di IV e V quartiere. La coalizione ha però fatto una scelta diversa. Oggi il candidato sindaco della loro coalizione e del loro partito Felice Calabrò ha rinnovato loro il desiderio di averli nella sua squadra. “Che Quero e Russo siano due risorse importanti lo sappiamo bene, è per questo che nel mio progetto vedo Quero assessore designato nella mia Giunta e Russo candidato al consiglio comunale”. Calabrò ha parlato di merito e competenze che nessuno mette in dubbio e ha lanciato un messaggio ai renziani: “Fare un passo indietro piuttosto che tre in avanti è una scelta coraggiosa”. Ma loro sono decisi e lo scontro è ormai aperto. Hanno convocato una conferenza stampa davanti Palazzo Zanca per ufficializzare una scelta che era nell’aria da giorni: si candideranno ugualmente alle presidenze di IV e V Circoscrizione con una lista civica che si chiama Adesso Messina.

“Abbiamo fortemente voluto le primarie e abbiamo detto fin dall’inizio che non dovevano essere uno strumento per reclamare nomine e posti di governo. Abbiamo chiesto al nostro partito, prima sommessamente e poi con toni molto più decisi, di concordare tutti insieme l’assetto da proporre. Non c’è stato confronto e non c’è stato dialogo. Le proposte figlie di ragionamenti fatti nel chiuso delle stanze non ci interessano, siamo leali, restiamo nel Pd, ma scegliamo la nostra strada” ha detto Francesco Palano Quero che dice così “no grazie” ad un posto nella giunta di Felice Calabrò.

Alessadro Russo ringrazia Felice Calabrò, ma ricorda al vincitore delle primarie che per ottenere una candidatura al consiglio comunale non servivano riunioni o accordi. “Parlare di questo a due giorni dalla presentazione delle liste e ad un mese dalle elezioni è ingeneroso nei confronti di chi ci ha messo sempre la faccia e l’impegno” dice Russo che a sua volta chiede a Calabrò di liberarsi una volta per tutte dalle pressioni di una coalizione che parla di merito solo a parole. “Il nostro partito prevede la riconferma per le cariche apicali, la nostra ricandidatura doveva essere un passaggio automatico e invece noi non abbiamo avuto notizie né in positivo né in negativo”. A questo punto i renziani si appellano alle forze vive e libere della città, credendo fermamente che la gente voti con la testa e non solo in base alle tessere. Ma restano nel Pd. “Voteremo Felice Calabrò” dicono Quero e Russo. La spaccatura però ormai è dichiarata.

(Francesca Stornante)