Politica

Russo lavavetri al semaforo si autodenuncia: Ho violato la norma

Il sindaco lo aveva “sfidato” ad autodenunciarsi per aver violato l’ordinanza sui lavavetri. Alessandro Russo, consigliere comunale di LiberaMe che nei giorni scorsi per un gesto simbolico di protesta ha pulito i vetri alle auto, ha provato ad autodenunciarsi e pagare la relativa sanzione, ma la normativa prevede la flagranza del reato. Una situazione kafkiana che ha spinto l’esponente Pd a scrivere al dirigente del dipartimento De Francesco e al comandante della Polizia Municipale.

Lavavetri per protesta

Si mette a conoscenza della S.S. che il sottoscritto ha violato l’ordinanza sindacale nr. 190 del 15/07/2019, recante: “Misure a tutela della sicurezza urbana e del decoro del centro abitato”. In data 19 luglio, dalle ore 10 alle ore 11.15 il sottoscritto si recava presso l’intersezione stradale Viale Libertà – Via Garibaldi, dinanzi Palazzo del Governo, e procedeva a effettuare attività di pulizia dei vetri delle automobili che si attestavano alla linea di arresto semaforica in concomitanza con la luce di traffico rossa” .

La violazione

Russo, che in quelle due ore ha ricavato 7 euro evidenzia quindi d’aver violato l’ordinanza che espressamente vieta: “Le richieste di denaro con offerta di servizi quali la pulizia dei vetri, fari o altre parti di veicoli”. Poiché durante quelle ore non è stato sanzionato da nessun agente e poiché con un video su facebook il sindaco lo aveva invitato ad autodenunciarsi ed a pagare la sanzione, il consigliere comunale il giorno dopo si è recato presso la sede del Distaccamento Sud del Corpo di Polizia Municipale per esporre i fatti, chiedendo di venire sanzionato per la violazione dell’ordinanza.

vicenda kafkiana

Dal responsabile in servizio- spiega Russo– mi è stata comunicata la necessità imprescrittibile di essere colti nella immediatezza dell’illecito amministrativo onde attivare l’attività di sanzionamento, così come previsto dalla normativa e quindi la impossibilità di procedere al sanzionamento su dichiarazione spontanea successiva all’effettivo compimento dell’illecito amministrativo”.

In sostanza senza flagranza di reato, sanzionata da un vigile o da un rappresentante delle forze dell’ordine, non è possibile avere la multa, nonostante l’autodenuncia.

Russo però vuol far valere la protesta simbolica proprio per “sollevare il caso”. Da qui la decisione di scrivere direttamente ai dirigenti, ai quali va appunto la patata bollente.

R.Br.