Jonio

S. Alessio. Acqua non potabile, 4 consiglieri chiedono chiarimenti urgenti al sindaco

S. ALESSIO SICULO – Interrogazione urgente sulla non potabilità dell’acqua a S. Alessio Siculo. A presentarla, questa mattina, sono stati i consiglieri Concetto Fleres, Rosanna Fichera, Giuseppe Bartorilla e Nino Lo Monaco. I quattro ricordano che lo scorso 7 dicembre, con ordinanza urgente, è stato vietato l’utilizzo ad uso potabile “dell’acqua della condotta comunale destinata al consumo umano. Di questo provvedimento – aggiungono – non è stata data nessuna comunicazione alla cittadinanza attraverso affissione pubblica negli spazi dedicati alla pubblicità e alle comunicazioni provenienti agli uffici comunali. Va specificato che non tutti i nostri concittadini, soprattutto i più anziani, hanno in uso pc ed utilizzano i social network o hanno la possibilità di visionare l’albo pretorio online”. Viene considerato che “i risultati delle analisi effettuate non sono conformi ai parametri stabiliti per legge” e che si è “venuti a conoscenza del grave problema solo tramite un post giornalistico. Tanti – chiosano i firmatari dell’interrogazione – sono i cittadini preoccupati che in questi giorni ci chiedono informazioni e chiarimenti in merito a questa vicenda, senza che nessuno sia in grado di dare una risposta”. Fleres, Fichera, Bartorilla e Lo Monaco, hanno chiesto al sindaco, Giovanni Foti “se e quali provvedimenti sono stati adottati per risolvere il problema che ormai perdura da più di dieci giorni dall’emissione della sua ordinanza; se e quando alla luce dei provvedimenti sicuramente adottati da lei (in quanto sindaco e ufficiale di governo) e dall’assessore con delega in materia di sanità e igiene, l’acqua destinata all’uso umano potrà tornare potabile”. Viene chiesto al sindaco inoltre “come l’amministrazione comunale avvierà una chiara e corretta campagna di informazione ai nostri concittadini e, soprattutto, se la stessa verrà fatta attraverso i giusti canali mediatici in merito al possibile uso che si puù o non si può fare dell’acqua che esce dai rubinetti della nostra condotta idrica”. Il documento si conclude con l’invito ad intervenire celermente “in quanto si tratta della salute dei nostri concittadini”.