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S. Teresa. “Opere abusive” al Parco Misericordia, Comune ordina al prete demolizione

S. TERESA DI RIVA – Cinque corpi di fabbrica realizzati al “Parco della divina Misericordia” che sorge in contrada Ligoria, a S. Teresa di Riva, sarebbero abusivi. Al proprietario, padre Francesco Broccio (parroco della frazione Rina di Savoca ed ex parroco della parrocchia S. Famiglia di S. Teresa di Riva) l’ufficio tecnico del Comune di S. Teresa di Riva ha ordinato la demolizione dei manufatti entro 90 giorni, a decorrere dalla notifica del provvedimento (ordinanza numero 59 del 24 maggio scorso).

L’atto è stato firmato dal geometra Francesco Pagano, responsabile dell’area Pianificazione e gestione del territorio-attività produttive, in virtù di una richiesta di accertamento tecnico del 21 marzo scorso da parte del Genio civile di Messina. I verbali di accertamento sono stati redatti il 15 aprile e il 6 maggio dal geometra Pagano, dall’architetto Natale Coppolino Gregorio e dall’ispettore capo Giuseppe Trimarchi. Nel corso del sopralluogo sarebbe stato rilevato che la ditta “Sac. Francesco Broccio (proprietario)” avrebbe “realizzato 4 corpi di fabbrica in assenza di titoli abitativi ed 1 in difformità ai titoli abilitativi rilasciati”.

Nel provvedimento vengono specificate le presunte anomalie riscontrate nelle opere che sarebbero state “realizzate senza la prescritta concessione edilizia”.

L’ordinanza è stata inviata al segretario comunale, al corpo di Polizia municipale e alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina.

“Il presente provvedimento – si legge nell’ordinanza – unitamente al verbale di eventuale inottemperanza alla demolizione, che verrà redatto dal Comando di Polizia municipale, costituiscono già atti validi per l’acquisizione automatica al patrimonio comunale delle opere abusive realizzate, ivi compresa l’area di sedime, qualora le medesime opere abusive realizzate non verranno demolite, così come ordinato”.

Avverso lo stesso provvedimento il sacerdote può presentare ricorso al Tribunale amministrativo regionale (Tar) entro il termine di 60 giorni dalla notifica dell’atto, ovvero ricorso straordinario al presidente della Regione siciliana entro 120 giorni dalla citata notifica.