Opere a difesa della costa, manca la relazione archeologica: conferenza dei servizi aggiornata al 18 gennaio

L’Amministrazione comunale accelera per quanto riguarda l’intervento di difesa della costa, la stabilizzazione e la riqualificazione dell’area prospiciente il centro abitato. Questa mattina si è tenuta in municipio una Conferenza dei servizi, convocata lo scorso 10 novembre, per l’analisi del progetto che ha già ottenuto il via libera della Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Messina. All’incontro hanno partecipato il sindaco, Cateno De Luca, il responsabile unico del procedimento Francesco Pagano, il consulente alla progettazione Carmelo Genitori, l’ingegnere Antonio Barone in rappresentanza del Genio civile e il dott. Francesco Bottari per l’Azienda sanitaria provinciale.

Si tratta di un intervento che prevede una spesa complessiva di 10 milioni di euro per tutti e quattro i chilometri della spiaggia santateresina. Nel corso della riunione odierna l’attenzione è stata puntata sul primo stralcio, che interesserà i 600 metri di costa, quella maggiormente colpita dal fenomeno erosivo. Ovvero il trattoche va da via del Gambero a Pozzo Lazzaro. Un lavoro da 2 milioni di euro. Il progetto è stato messo a punto dai funzionari dell’ufficio tecnico comunale con l’ausilio dell’ingegnere Renato Del Prete che ha curato lo studio idraulico-marittimo. La tecnica impiegata sarà innovativa e prevede una barriera sottomarina in grado di ingabbiare i detriti. Nel corso dei lavori è giunta in municipio una mail dalla Soprintendenza nella quale si evidenzia che “non risulta pervenuta la relazione tecnica archeologica contenente gli sviluppi e gli esiti e le verifiche di archeologia preventiva, sottoscritta da un archeologo abilitato. I lavori sono stati aggiornati al 18 gennaio prossimo alle 11.

Carmelo Caspanello