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S. Teresa. “Sbulloniamoci: rispetto me stesso per rispettare gli altri”, corso di formazione per 50 docenti

S. TERESA – Nell’ambito del corso di formazione “Sbulloniamoci: rispetto me stesso per rispettare gli altri” che si è tenuto alla Direzione didattica di Santa Teresa di Riva, dirigente scolastica Venera Munafò, con docente esperto la dirigente scolastica Enza Interdonato e docente tutor l’insegnante Cristina Trimarchi, rivolto a circa 50 docenti della riviera jonica, per trenta ore complessive, si è inserito magistralmente l’intervento del
dirigente della Polizia postale di Catania Marcello La Bella.

Il progetto di formazione si è basato sulla stesura di un curricolo in verticale (dalla Scuola dell’Infanzia per la Scuola Primaria secondaria di I grado e Secondaria di II grado) al fine di implementare azioni educative che portino all’adozione complessiva e generalizzata del “Piano del rispetto” varato dal Miur. Si è evidenziato come in maniera globale nella nostra società siano presenti malesseri e disagio, quali elementi residuali di
assenza o deficitaria comunicazione interpersonale, in cui vengono sempre più spesso meno la sicurezza e la coesione che un tempo la cementavano.

I giovani che vivono una situazione di disagio sono privi di quelle abilità cognitive trasversali che consentono un utilizzo adeguato delle conoscenze acquisite e che risultano indispensabili per l’inserimento positivo nella società. Oggi più che mai, i fenomeni sempre più diffusi di espressione del disagio giovanile che, ad esempio, possono sfociare in veri e propri episodi di bullismo e di violenza, richiedono un sistema educativo che guardi allo studente e alla necessità che la classe e la scuola siano luoghi di assunzione di responsabilità delle esigenze e dei bisogni dell’altro.

L’intervento del dottor Marcello La Bella, al quale è stata consegnata una targa, è servito a rendere maggiormente incisiva la conoscenza della tematica e l’approntamento di strumenti per la tutela e la salvaguardia degli alunni dal fenomeno del bullismo , ma soprattutto del cyberbullismo. E’ stato sottolineato come garantire la coesione sociale e promuovere interventi che prevengano e contrastino le forme di disagio sociale siano al centro dell’attività di policy nazionale e regionale in materia di istruzione e
formazione.

Diviene, pertanto, cruciale agire anche sulla formazione degli attori principali che operano all’interno della comunità scolastica, e sulle famiglie, partner indispensabile per una buona riuscita dell’attività educativo –formativa proposta, affinché siano realizzati interventi di crescita responsabile e oculata che promuovano lo sviluppo positivo della persona in fieri e il suo inserimento all’interno della comunità socio- scolastica.