Tagli alla scuola, senza risposte pronto allo sciopero della fame

Si inasprisce la vertenza per i tagli alla scuola. E c’è chi arriva persino a minacciare lo sciopero della fame. A farlo è Bartolo Pavone, segretario regionale dell’Ugl e componente dell’associazione “Art. 1 – Autonomia e Libertà”. E’ proprio il presidente dell’associazione, Alessandro La Cava, ad annunciare la clamorosa protesta in cantiere. «Mentre gli altri sindacati giochicchiano con le letterine inviate ad una amministrazione comunale che da sempre si è dimostrata non interessata rispetto al grave problema del taglio del personale docente e Ata – si legge in una nota – il prof. Pavone, alla luce dei disagi emersi, ha chiesto ed ottenuto per oggi alle 11 a Palermo, in V commissione, aula Rossa, audizione alla presenza del presidente Lombardo e dell’assessore Centorrino,per rivendicare la restituzione di almeno 500 posti personale docente e 200 personale Ata». Lo stesso Pavone ha sottolineato come questi posti sottratti agli organici di diritto nelle nostre scuole in Sicilipotrebbero essere assegnati sull’organico di fatto. «Una volta stabiliti i criteri e la veridicità dei documenti prodotti dai vari uffici scolastici attestanti: le difficoltà di funzionamento delle nostre scuole in termine di istruzione verso i nostri ragazzi, a partire dalla scuola dell’infanzia alle classi superiori; la mancanza di personale utile a garantire il regolare servizio scolastico; la precarietà in termine di sicurezza nei luoghi di lavoro come richiede la Comunità Europea; sarà prioritario attivare forme di iniziative e soluzioni per mettere fine a questa devastante e preoccupante mal servizio nelle nostre scuole in Sicilia. Occorre riunirsi per fare il punto della situazione con tutti i rappresenti istituzionali regionali del comparto scuola».

Pavone chiederà ufficialmente che venga celermente nominato un nuovo dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, «in modo da poter programmare una linea comune di iniziative in difesa dei nostri giovani,del personale scolastico e delle famiglie siciliane ed evitare una possibilità di abbandono o dispersione scolastica del circuito formativo obbligatorio». Chiederà anche di «formare una delegazione composta da persone rappresentanti del mondo scolastico in Sicilia, per incontrare il ministro Gelmini direttamente a Roma , in modo da poter sottoporre tutte quelle difficoltà operative che i tagli della legge 133/2008 hanno causato in tutto il territorio siciliano e al sistema scolastico nei vari ordini di scuola». Pavone si è riservato, infine, di produrre un documento molto dettagliato,che presenterà oggi, con delle proposte che possano essere utili «al superamento di tutte queste anomalie che, certamente, potrebbero colpire le famiglie,gli studenti ed il personale scolastico a partire dal prossimo anno scolastico 2011/2012». E, annuncia La Cava, «se non dovesse ottenere risultati immediati comincerà, in segno di protesta, lo sciopero della fame».