Vederli tutti e tre attorno allo stesso tavolo, per di più animati dal medesimo sentimento, è già una notizia. Giovanni Ardizzone, deputato all’Ars dell’Udc, Nino Beninati anche lui deputato regionale ma del Pdl,così come Giuseppe Buzzanca, nel suo doppio ruolo di sindaco e deputato, questa mattina hanno incontrato la stampa, nella sala giunta di Palazzo Zanca, per un’ “operazione verità”, così l’hanno testualmente definita, sul Polo oncologico d’eccellenza di Messina .
Secondo i tre esponenti politici, il Centro specializzato di oncologia presso l’ospedale Papardo è morto ancora prima di nascere e con lui i 173 posti letto previsti nel progetto, che nel 2005 era stato finanziatiodal Ministero della Salute con quasi 31 milioni di euro, a cui si erano aggiunti 10 milioni di euro a seguito di un accordo di programma Stato- Regione.
« Lunedì mattina – hanno dichiarato all’unisono Ardizzone, Beninati , Buzzanca – è stato celebrato dall’assessore regionale alla sanità Massimo Russo il funerale del Polo oncologico d’eccellenza ». Il riferimento temporale è da collegare all‘inaugurazione in pompa magna dei reparti di Radioterapia, Medicina Nucleare PET-TC presso l’ospedale Papardo (vedi articolo correlato) , avvenuta alla presenza anche del presidente della commissione sanità all’Ars Giuseppe Laccoto, che è stata vissuta dai tre deputati come un vero e proprio smacco nei confronti della città, una mistificazione in piena regola del reale scippo compiuto ai danni della sanità messinese perché quei reparti – hanno sottolineato ancora i tre deputati – non hanno ragion d’esistere senza il polo oncologico. Radioterapia e oncologia – ha detto Buzzanca – devono camminare a braccetto, essendo la radioterapia a servizio dell’oncologia e se non ci sono posti letto da garantire ai malati oncologici, quei reparti, che il sindaco ha addirittura definito obsoleti, rimangono fini a stessi .
Ma dove sono finiti i 173 posti letto previsti nel progetto? Secondo Ardizzone, Beninati e Buzzanca sono stati letteralmente azzerati dall’assessore Russo con decreto assessoriale n. 0748/1C, con cui è stato, di fatto, cancellato il Polo oncologico di Messina. Nel suddetto atto, infatti, non c’è alcun riferimento alla realizzazione del centro specialistico né al finanziamento pubblico da parte del Ministero né ai 173 posti letto. Con un colpo di mano dell’assessore – hanno spiegato i tre onorevoli – è stato spazzato via il Centro oncologico, per il quale tutta la classe politica messinese si è battuta a partire dal 2002 ed è stato disatteso l’art.23 , comma secondo, della L.23 della legge regionale 5 del 2009 riguardante le “ Norme per il riordino del servizio sanitario regionale”, che salvava il Centro di eccellenza oncologico messinese nonostante lo scioglimento della Fondazione ‘Saverio D’Aquino’ di Messina, cui faceva capo il centro, così come quella di altre due Fondazioni, una di Catania e l’altra di Palermo.
Quello che si era riusciti a salvare durante la fase legislativa, hanno commentato i tre deputati, è stato distrutto dall’assessore Russo , che – ha sottolineato Beninati – potrebbe doverne rispondere di fronte all’autorità giudiziaria per il mancato rispetto della normativa e il relativo danno erariale provocato.
Ma dopo le pesanti accuse lanciate oggi contro l’assessore Russo quali iniziative intendono promuovere i tre deputati? Alla domanda risponde Beninati: «Sarà sottoscritto un documento unitario che trasmetteremo all’assessore Russo, sollecitandolo a tornare sui suoi passi e rivedere la sua azione solitaria».
Azione solitaria contro cui , va detto, si registra ad oggi solo la presa di posizione di Pdl e Udc, che al governo regionale sono all’opposizione. Dove sono i deputati messinesi degli altri partiti? Le divisioni politiche possono condizionare battaglie condotte in nome di un diritto primario quale è quello alla salute?. Evidentemente sì e così, mentre la politica litiga, i cittadini continuano i loro viaggi della speranza in altre città d’Italia, dove i centri oncologici d’eccellenza sono una realtà. Ed è proprio su questo aspetto che si è soffermato Andrea Cucinotta Vice segretario Regionale di Cittadinanzattiva Sicilia , il quale ha riportato un dato significativo: nel 2011 la mobilità sanitaria è aumentata dell’ 11%. (Danila La Torre)