Il V Quartiere: stop al Piano di lottizzazione di San Licandro

C’era da aspettarselo. Dopo l’ultimissima approvazione della delibera “salva colline” presentata dall’assessore all’urbanistica Corvaja, e la nota congiunta del presidente Alessandro Russo e del consigliere comunale Nicola Cucinotta sul blocco del piani di lottizzazione al vaglio del consiglio comunale, la Quinta circoscrizione non avrebbe potuto esprimere parere diverso, ovvero contrario, alla proposta di lottizzazione nr 216/L nella collina di San Licandro. Il provvedimento rientra nell’ambito del Piano quadro generale dell’omonima zona (otto quelli considerati per l’area in questione) e contempla la realizzazione di 26 nuove unità immobiliari a corpo di casette singole o villette unifamiliari, da parte delle ditte “Dimmi Srl” e “Città Sole 81”. Una nuova cementificazione a cui la Circoscrizione ritiene inevitabile dire di no, motivando le risposta con ragioni ben dettagliate.

Innanzitutto per il Quartiere è necessario “che la pubblica amministrazione prediliga la tutela del territorio cittadino all’indiscriminata espansione dell’industria edilizia, ponendo la salvaguardia delle colline avanti a tutto”. Una principio etico che trova però fondamento in prescrizioni normative diventate negli ultimi anni sempre più restrittive. Nel 2007, la Circoscrizione espresse parere favorevole al Piano, subordinandolo però alla realizzazione delle opere primarie e secondarie. Oggi, tuttavia, alla luce delle nuova condizione che interesse il territorio messinese, a detta del Quartiere appare di dubbia opportunità la circostanza di approvare il Piano di Lottizzazione , poiché quest’ultimo ricade in piena area Zps .

“Sorgono seri dubbi – si legge nell’ordine del giorno approvato dal consiglio circoscrizionale -. circa l’opportunità e la sostenibilità territoriale di ulteriori realizzazioni edilizie su una collina ampiamente carica urbanisticamente e che, in prospettiva, continuerà a crescere in cubatura anche nei prossimi anni, senza che nessun intervento di mitigazione sia stato concretizzato: non una strada nuova, non un nuovo insediamento di urbanizzazione secondaria, non nuovi spazi pubblici, nessuna nuova area a verde pubblico o attrezzato”. A margine la Circoscrizione pone dunque delle condizione, sottoforma di emendamenti al Piano, che si ritengono fondamentali nel caso in cui si decida di andare avanti: realizzazione strade di accesso, marciapiedi, reti di servizi e sottoservizi; costruzione della c.d. “strada di piano” prevista nel Piano Quadro di San Licandro, lunga poco meno di un centinaio di metri, precedentemente alla realizzazione delle abitazioni previste e in modo da poter allungare la strada attualmente esistente (realizzata in parte dalle altre due cooperative edilizie presenti) in direzione di contrada Tremonti.

L’ultima richiesta dal Quartiere riguarda la sospensione della delibera in oggetto per valutare se le previsioni progettuali siano o meno compatibili con le nuove ed aggiornate previsioni del Piano di Assetto Idrogeologico della Regione Siciliana (aggiornato a seguito della tragedia di Giampilieri). Come è noto, infatti, l’intervento ricade lungo un letto di torrente: quando il Piano Quadro di San Licandro venne approvato, nel 2004, le previsioni del P.A.I. erano diverse rispetto a quelle aggiornate. “Occorre riverificare il pericolo – conclude il consiglio – ed il conseguente rischio idrogeologico dei vari Piani di Lottizzazione sull’area di San Licandro”. (EDP)