Economia

San Filippo del Mela, Sicindustria chiede nomina di commissario ad acta

E’ ancora in salita la strada per il progetto di riconversione in impianto di biometano per l’impianto industriale di San Filippo del Mela della A2A. Per Sicindustria si tratta di intoppi burocratici che portano ad occasioni mancate, per la Sicilia, di uscire dall’emergenza rifiuti.

Un paradosso, proprio mentre ovunque le tasse per la “munnizza” salgono stroboscopicamente per via dei costi dei trasporti. Per questo Ivo Blandina, vice presidente regionale del sodalizio degli industriali, chiede la nomina, in fretta, di un commissario ad acta da parte della Regione.

La notizia è di due giorni fa ma non è il primo intoppo che il progetto registra, negli anni: proprio mentre la A2A convocava al tavolo gli attori istituzionali e gli e gli stakeholder di settore per fare il punto e chiedere tempi certi, mettendo nuovamente sul piatto l’investimento da 450 milioni di euro, dalla Regione arrivava l’ennesima bocciatura di una parte dell’impianto.

Per Blandina è “una vicenda incredibile e surreale” che coinvolge un piano di “riconversione riconosciuto da tutti, ambientalisti in testa, come una risposta corretta e in linea con gli obiettivi di riconversione industriale ed energetica”.

L’Assessorato regionale Territorio e Ambiente avrebbe negato il PAUR, ovvero l’autorizzazione unica, della Commissione di Valutazione di Impatto ambientale, che già a dicembre scorso aveva mosso i primi rilievi. Rilievi relativi alla parte dell’impianto Forsu.

“Da chi e perché è stato bocciato? – chiede Blandina – Da un apparato burocratico senza alcun controllo che decide in totale autonomia su cosa fare non fare in Sicilia, e da una politica che non smette di dare risposte demagogiche e insensate e che non è in grado di avviare e completare processi di innovazione e cambiamento.

“Un impianto, quello di San Filippo del Mela, che può ancora svolgere la sua funzione industriale e produttiva, creando valore e occupazione; la riconversione è l’unica risposta efficace alla esigenza di energia pulita e di smaltimento sostenibile dei rifiuti prodotti dalla nostra comunità.”

“È arrivato il momento di dire basta e pretendere la rimozione forzata di ogni blocco burocratico e ideologico. Chiediamo al governo regionale di nominare un commissario con poteri speciali per affrontare e risolvere il blocco delle autorizzazioni per impianti indispensabili per il ciclo dei rifiuti, chiediamo di esprimere nei fatti la volontà politica già espressa nei provvedimenti adottati.”

“Per completare il quadro – conclude il numero 2 degli industriali siciliani – ricordiamo le parole del management dell’azienda (primo player italiano, ad azionariato totalmente pubblico): “non esiste un piano B!”. Nel caso di diniego del progetto di riconversione presentato la prospettiva è quella della dismissione e, come si è visto in siti produttivi in giro per il Paese, l’avvio di un processo di desertificazione produttiva e occupazionale.”