Impresa edile con discarica abusiva. Multa da 30mila euro e una denuncia

SAN FRATELLO – Violazione delle norme in materia ambientale e di quelle sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. E' stato denunciato per questo il proprietario di un'impresa edile, a San Fratello, dai carabinieri di Santo Stefano Camastra. I militari dell’Arma hanno riscontrato la presenza di una discarica abusiva di rifiuti, anche pericolosi, in cui erano accatastati tubi dismessi, pneumatici, lamiere e carcasse di veicoli.

Inoltre i dipendenti non erano stati sottoposti alle visite mediche, non avevano ricevuto la formazione obbligatoria sui rischi connessi all’attività lavorativa e non erano dotati dei dispositivi di protezione individuale. C'era anche un lavoratore in nero e un sistema di videosorveglianza non autorizzato.

Al termine delle verifiche l’area è stata sottoposta a sequestro penale, l’attività è stata sospesa ed a carico dell’imprenditore sono state contestate sanzioni per un importo complessivo di oltre 30mila euro.

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Altra storia, sempre a San Fratello. Gli stessi carabinieri hanno arrestato un 50enne del posto, per detenzione di arma clandestina, detenzione abusiva di armi, ricettazione e porto di armi ed oggetti atti ad offendere.

L’uomo, con precedenti per associazione a delinquere di tipo mafioso, è stato fermato in macchina, per un controllo. Nel portaoggetti dello sportello aveva avvolto in un panno un revolver calibro 38, privo di marca e matricola, con 5 cartucce nel tamburo ed un bastone in legno lungo 72 centimetri tra il sedile anteriore lato guida e la portiera. Inoltre nel marsupio che l’uomo indossava i militari hanno rinvenuto un coltello a serramanico lungo 22 centimetri.
Il revolver e le armi bianche sono state sequestrate e il 50enne è stato arrestato e condotto presso la propria abitazione ai domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.
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Pubblichiamo la nota dell'avv. Nino Cacia:
In relazione all’articolo di stampa comparso su Tempostretto sabato 20 ottobre alle ore 18.30, ricevo mandato dal titolare della impresa nebroidea sottoposta a controllo dai carabinieri, per far specificare che il cinquantenne tratto in arresto per porto di arma da fuoco con precedenti penali per associazione mafiosa è persona diversa dal legale rappresentante della ditta sottoposta a controllo. In effetti nell’articolo i due fatti di cronaca rappresentati sotto uno stesso titolo possono indurre in errore il lettore.