Proroga dei lavori post frana fino al 2016 da parte della Protezione Civile

Altri 14 mesi di tempo quelli concessi dal capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio attraverso l'ordinanza firmata il 23 settembre scorso e già operativa dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficile che proroga al 31 dicembre 2016 i termini per ultimare gli interventi in corso per la messa in sicurezza del territorio ed il ripristino delle condizioni di normalità nel centro abitato di San Fratello.

Il centro montano nebroideo era stato interessato ad un vasto fenomeno di dissesto idrogeologico del suo territorio nel febbraio del 2010 che ancora oggi, nonostante gli sforzi profusi, non hanno ancora restituito il pieno ritorno alla normalità per una comunità particolarmente orgogliosa della propria identità, basti pensare alla lingua gallo-italica, ed alle sue tradizioni come quelle religiose per cui permane aperta la ferita originata dall'inagibilità della Chiesa di San Nicolò.

La proroga rappresenta un segnale di continuità al lavoro intrapreso in considerazione dei molti cantieri ancora non ultimati, e per questo permangono ancora numerosi nodi e criticità da risolvere nel tessuto urbano dalle strade alle condutture idriche e di illuminazione da ripristinare.

Non solo all'appello dei lavori ancora oggi mancherebbe un piano per la demolizione o il consolidamento di alcuni edifici che dal 14 febbraio 2010, giorno in cui si iniziò a manifestare il fenomeno, e di molte famiglie che da allora vivono in un limbo di incertezza sul futuro dei loro beni.

La notizia della seconda proroga concessa per i lavori ha raccolto l'immediata soddisfazione del senatore Bruno Mancuso, il politico santagatese di NCD-Area Popolare l'ha espressa con una nota pubblica: "In questi anni ho spesso raccolto l’accorato sollecito da parte della comunità di San Fratello e delle istituzioni locali, messe a dura prova dagli eventi calamitosi del 2010 ed ho cercato d’impegnarmi e di attivarmi presso gli uffici preposti affinché giungesse questa proroga, al fine di garantire che tutte le opere in programma siano completate e la cittadinanza possa finalmente sperare concretamente di riavere condizioni di vita normali e sicure".

(Giuseppe D'Amico)