Morte Lavinia, venerdì l’autopsia, 13 i medici indagati

Si allunga la lista dei camici bianchi indagati per la morte di Lavinia Marano, la cantante spirata poco dopo il parto al Policlinico. Il sostituto procuratore Rossana Casabona ha chiesto ai carabinieri di avvisare tutti i medici che si sono occupati della donna, non soltanto quelli strettamente coinvolti nel parto, e ha fissato il conferimento dell'autopsia per venerdì mattina alle 12.

Sono così 13 i sanitari, per i quali l'ipotesi di reato è di omicidio colposo. L'esame medico legale, invece, sarà effettuato dalla dottoressa Elvira Ventura Spagnolo, dell'istituto di medicina legale cittadino, e il professor Antonio Chiantera, docente dell'Università La Sapienza di Roma. AI medici, il magistrato titolare del caso ha chiesto di chiarire anzi tutto le cause della morte, e ricostruire gli effetti, sul corpo di Lavinia, dell'intervento di cesareo.

Da accertare anche se Lavinia soffrisse di precedenti patologie, circostanza negata dalla famiglia, che si è affidata agli avvocati Giovanni Caroè e Nunzio Rosso per tutelare i propri interessi, chiedendo l'intervento della magistratura.

L'accertamento medico, decisivo per capire se ci sono responsabilità e in capo a chi, appare comunque complesso. Lavinia è entrata in sala per il parto naturale, ha poi dato alla luce Francesco col cesareo e pochi minuti dopo averlo stretto in braccio, ha accusato i primi segni di sofferenza.

La corsa in sala operatoria per tamponare l'emorragia non è bastata, così come non è bastata l'operazione di rimozione dell'utero.

Alle indagini spetta ora dire cosa è accaduto.

Alla famiglia di Lavinia, invece, il compito di crescere un piccolo uomo che ha perso la madre davvero troppo presto.

Alessandra Serio