Nuova Rete ospedaliera, la Uil perplessa: “Due pesi e due misure”

“Dopo il fallimento della prima rete ospedaliera siciliana varata nel gennaio 2015 dall’allora Assessore alla Salute Lucia Borsellino, denominata ‘Riqualificazione e rifunzionalizzazione della rete ospedaliera-territoriale della Regione Sicilia’, nonché della seconda ‘rivisitazione’ dell’Assessore Baldo Guicciardi, peggiore della prima, con questa terza, e forse non ultima stesura, è scomparso il termine ‘territoriale’; pertanto, ci saremmo aspettati sicuramente un risultato migliore e non un ulteriore peggioramento dell’offerta sanitaria nei confronti della popolazione messinese che ancora una volta è sempre più emarginata rispetto ad altre realtà siciliane”. Lo affermano in una nota congiunta Ivan Tripodi (segretario generale Uil), Pippo Calapai (segretario generale Uil-Fpl) e Mario Macrì (responsabile area medica Uil-Fpl). La missiva è stata spedita all’assessore regionale alla Salute, e per conoscenza al sindaco di Messina e sindaco metropolitano, e al presidente della VI Commissione Sanità.

“Uil e Uil-Fpl intendono conoscere se i criteri adottati da codesto Assessorato, per individuare o sopprimere le Strutture Complesse siano in armonia con il decreto Balduzzi. Tutto ciò, al fine di comprendere il perché dell’anomala offerta sanitaria a Messina, stante che, ci risulta dalla lettura della nuova proposta della rete ospedaliera che in molte Aziende Sanitarie Ospedaliere e Universitarie, specie di Catania, sono state mantenute anzi implementate Unità Operative Complesse, vere e proprie doppioni nell’ambito delle stesse Aziende. E’ stata fatta la comparazione dei volumi di attività e della valutazione degli esiti tra le Aziende Ospedaliere pubbliche e private? Sono troppi gli interrogativi che pone questa nuova rete ospedaliera ai quali difficilmente si potrà dare risposta. Per quanto sopra, la UIL e la UILFPL invitano il Sindaco del Comune di Messina nella qualità di Sindaco Metropolitano e di Presidente della Conferenza Metropolitana di Messina a proporsi per l’avvio di una Conferenza dei Servizi, coinvolgendo tutti i sindaci del territorio e le forze sociali, al fine di garantire il diritto alla salute, a nostro avviso fortemente violato, dell’intera popolazione messinese”.