Donazione del sangue, giornata di protesta e rabbia a Letojanni

LETOJANNI. E’ una domenica triste all’Unità Fratres di Letojanni. I volontari si sono dati appuntamento di buon mattino nonostante la donazione di sangue nell’edificio di via Monte Bianco sia stata annullata. Sono tutti li, maglietta bianca e tanta rabbia. Hanno spiegato nel contesto di una mobilitazione di protesta cosa sta accadendo. Carmelina Micalizzi, la rappresentante legale, ha gli occhi lucidi e non riesce a trattenere le lacrime. “Si rischia di mandare in fumo anni di sacrifici. Ma soprattutto – chiosa – che da domani al centro trasfusionale di Taormina manchino le sacche di sangue per gli ammalati, bisognosi di cure trasfusionali”. Lo stop alla donazione odierna è giunto in seguito all’autosospensione di due medici volontari della Fratres, che al contempo sono dipendenti dell’Asp, l’Azienda sanitaria provinciale. Per l’esattezza all’Unità di medicina trasfusionale dell’ospedale S. Vincenzo di Taormina. L’autosospensione fa seguito a due note firmate dal commissario dell’Azienda sanitaria Gaetano Sirna ed inviate il 12 ottobre alle due dottoresse e alla Fratres (per conoscenza) in cui si evidenzia che “sono in conflitto di interessi le attività che comportano prestazioni rese a favore di soggetti nei confronti dei quali l’Azienda svolge funzione di controllo o vigilanza e con i quali abbia rapporti commerciali”. Sirna cita la legge che parla dell’incompatibilità, del conflitto di interessi. Che ad avviso della rappresentante legale Fratres non esisterebbero: “Le due dottoresse – rimarca – non hanno mai percepito un centesimo”. Carmelina Micalizzi ha già inviato gli organi competenti regionali e all’Asp una nota con la quale chiede una serie di chiarimenti. E chiede altresì formale autorizzazione a svolgere i ruoli messi in discussione entro e non oltre 10 giorni, stante l’urgenza di riprendere l’attività di raccolta sangue a favore dei malati bisognosi di terapia trasfusionale indebitamente interrotta”. Le due dottoresse che si sono autosospese sono rispettivamente dirigente medico al Centro trasfusionale dell’Asp5 presso l’ospedale S. Vincenzo di Taormina e tecnico di laboratorio, nello stesso luogo. La prima svolge il ruolo di Pra, persona responsabile dell’associazione (sarebbe il primario, insomma) e la seconda di responsabile della gestione della qualità. “Tutto documentato – spiega Micalizzi – nel curriculum che è stato inviato alla Regione ed è stato visionato per l’accreditamento dagli ispettori del Centro regionale sangue (assessorato alla Salute). Ispettori che sono anche venuti da noi nell’ottobre del 2014 e che a dicembre ci hanno accreditato. Davvero non capisco cosa stia succedendo adesso”. Nel 2017 sono state già raccolte a Letojanni 400 sacche di sangue. Da qui alla fine dell’anno erano previsti altri sei donazioni, di cui una già oggi. L’obiettivo era quello di superare le 550 sacche. Alla mobilitazione di questa mattina erano presenti tra gli altri il vicesindaco Antonio Riccobene (presidente della Misericordia e del gruppo Fratres per una ventina di anni), il capogruppo di maggioranza Cateno Ruggeri e Biogio Santagati, che fa parte dei probiviri nazionali del gruppo Fratres.