Progetto di ristrutturazione delle Case Arcobaleno. Barrile sollecita la giunta

339 alloggi popolari, costruiti alla fine degli anni ’80 ed assegnati in locazione nel 1991 a famiglie che abitavano in baracche a fianco del torrente San Filippo, dove poi vennero realizzati lo svincolo e il polo sportivo. Sono le “Case Arcobaleno”, i cui abitanti hanno da sempre denunciato i disagi dovuti soprattutto all’umidità degli immobili.

143 di essi sono stati di recente ristrutturati, mentre per gli altri 196 è stato redatto un progetto che l’amministrazione comunale avrebbe dovuto inviare alla Regione, per intercettare i fondi europei dei Por Fesr. Passaggio che non è ancora avvenuto.

Ora, la presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile, con una nota trasmessa al dirigente del dipartimento manutenzione immobili comunali, Francesco Ajello, ed all'assessore all'urbanistica, Sergio De Cola, ha chiesto notizie in merito. “La zona delle Case Arcobaleno – scrive – vive da molto tempo in una situazione di forte degrado e marginalità, con le istituzioni del tutto assenti, sia dal punto di vista sociale che di riqualificazione, in quanto le varie, numerose e continue richieste di pulizia, scerbatura, disinfestazione derattizzazione, illuminazione e manutenzione stradale non hanno avuto alcun riscontro. Pertanto – conclude la presidente del Consiglio comunale – nell'immediatezza, vista anche la nota dello scorso 13 dicembre da parte del presidente della II Circoscrizione, che trasmette l'interrogazione dei consiglieri Cardia e Gemelli riguardante la richiesta di un Consiglio comunale straordinario avente per oggetto la suddetta problematica, si chiede di verificare il progetto redatto, intercettare attraverso i Por Fesr i finanziamenti necessari alla ristrutturazione dei rimanenti 196 alloggi ed in alternativa provvedere con somme eventualmente da reperire nel bilancio dell'Ente".