Cronaca

Santa Margherita, abitanti sul piede di guerra contro il senso unico

Sono sul piede di guerra gli abitanti di Santa Margherita, il villaggio rivierasco a sud di Messina dove risiedono stabilmente circa 3 mila persone. Il senso unico istituto dal Comune per il periodo estivo sulla Nazionale un mese fa, con direzione nord-sud per circa 4 chilometri, è ancora in vigore.

Da subito, per i residenti si è trasformato in un incubo: nessuna via di fuga per l’intero tratto fino al semaforo che disciplina il traffico sulla SS114, col risultato che il traffico è stato intasato quasi tutti giorni, con file anche di mezz’ora. Adesso, con la riapertura delle scuole, la preoccupazione è che la situazione peggiori.

Eppure, secondo i residenti, la soluzione ci sarebbe: se proprio non si vuole ritirare il provvedimento e mantenere il senso unico, si potrebbero utilizzare due terreni destinati ad uso civico, che si trovano più o meno a metà percorso, per creare delle vie di fuga intermedie nel percorso. Così com’è pensato, infatti, oggi il senso unico finisce per creare una unica lunga fila fino al semaforo al primo incrocio, che comunque dovrebbe essere “resettato” nella tempistica, per migliorare la situazione.

L’andazzo di questo mese ha creato parecchi problemi anche ai commercianti della Nazionale che attraversa il villaggio, e che hanno visto diminuire il volume d’affari, malgrado l’invasione dei villeggianti che nel periodo estivo quasi raddoppiano il numero degli abitanti. Un calo che è andato ad aggiungersi ai già magri guadagni dell’anno causati dalla crisi seguita all’emergenza coronavirus.

Per di più, spiegano i residenti, la maggior parte degli abitanti dei complessi, quasi tutti con affaccio e uscita proprio su quella Nazionale a senso unico, si muovono in direzione nord, verso il centro città, e non certo verso sud, ovvero in direzione Catania.

Un non-sense, quindi, più che un senso unico, un’unica via verso “l’inferno” veicolare dal quale chiedono di essere liberati.