Dopo due mesi ai domiciliari torna in libertà Antonio Ruggeri

Dopo due mesi agli arresti domiciliari ha potuto lasciare la sua abitazione
l’ex commissario liquidatore dell’Ato 3 Antonio Ruggeri. Il gip Salvatore Mastroeni, che aveva firmato il 22 gennaio scorso l’ordine di custodia cautelare, lo ha rimesso in libertà. Il giudice ha accolto l’istanza dell’avvocato Laura Autru Ryolo poiché non sussistevano più le esigenze di custodia cautelare. Ruggeri era stato arrestato dalla sezione diPG della Polizia con l’accusa di peculato. L’ex commissario dell’Ato 3 avrebbe disposto un bonifico di 132.692 euro nel suo conto corrente quale compenso per l’incarico svolto nel periodo 2010-2012 . L’accredito è stato fatto il 5 settembre scorso, cioè l’ultimo giorno utile prima di lasciare l’incarico. In realtà Ruggeri aveva firmato, al momento dell’insediamento quale commissario liquidatore dell’Ato 3, una dichiarazione di rinunzia ai compensi poiché aveva già accumulato diverse cariche pubbliche.
In particolare Ruggeri è stato capo di gabinetto dell’ex sindaco Buzzanca ma anche vice del sindaco nell’ufficio del soggetto attuatore per la ricostruzione delle zone colpite dall’alluvione del primo ottobre 2009. L’accredito della liquidazione però non è passato inosservato. La FP Cgil e l’Orsa presentarono una denuncia in Procura con la quale segnalarono il comportamento di Ruggeri che non aveva tenuto fede all’impegno scritto di rinunciare ai compensi.
Il magistrato ha disposto anche il sequestro preventivo della somma fino ad un massimo di 110.000 euro. Gli agenti della Pg hanno trovato sul suo conto 52mila euro che sono finiti sotto chiave.