I 40 milioni di euro promessi un anno fa da Crocetta si trasformano da prestito a “regalo”

C’è un regalo “inaspettato” sotto l’albero di Natale dell’amministrazione Accorinti: i fondi promessi un anno fa da Crocetta. Che si materializzeranno -ed è questa la vera notizia – sotto forma di contributo a fondo perduto e non più di prestito da restituire in 5 anni.

E’ passato quasi un anno da quando il commissario straordinario del Comune Luigi Croce accolse in pompa magna il presidente della regione Rosario Crocetta per concedergli la passerella e fargli annunciare, dinanzi alla città, di aver salvato Messina dal baratro economico, grazie ai quaranta milioni di euro stanziati per il nostro ente . Era il 31 dicembre 2012 e ,da quel giorno, quei fondi non solo non sono mai arrivati, ma sono stati prima inseriti e poi tolti dal bilancio comunale di previsione 2012- con un enorme danno per le casse comunali, perché andavano a coprire spese correnti già sostenute – e poi si sono ridotti a 32 milioni di euro, poiché si è scoperto – con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del decreto regionale- che i restanti 8 milioni erano destinati anche ad altri comuni siciliani a rischio dissesto.

Negli ultimi mesi, quei quaranta milioni sono diventati il simbolo delle tante promesse fatte e non mantenute da Crocetta. Eppure, stando a quanto dichiara l’assessore Signorino, quelle somme non solo non sono andate perse – come ormai molti temevano – ma sono state addirittura trasformate in un vero e proprio regalo, di Natale appunto, e serviranno a scongiurare il default del Comune.

«Siamo riusciti a concordare una variazione con la Regione- spiega al telefono il vice-sindaco ed assessore comunale al Bilancio Guido Signorino- e quella che doveva essere una anticipazione una tantum si trasformerà in un contributo a fondo perduto». Il vice di Accorinti chiarisce, inoltre, che le somme saranno erogate a partire dal 2014 e saranno iscritte sia nel bilancio di previsione 2014 sia nel Piano decennale di Riequilibrio. «La Regione –ha puntualizzato ancora Signorino – avrebbe voluto dilatare il trasferimento in 20 anni ma abbiamo chiesto ed ottenuto di concentrarlo in dieci anni, in modo da poter inserire i 32 milioni di euro nel Piano di riequilibrio,prevedendo una entrata di tre milioni di euro all’anno».

Nonostante Crocetta abbia dimostrato di essere piuttosto propenso a lasciarsi andare a facili promesse, che il più delle volte non è riuscito a supportare con azioni concrete, Signorino mostra ottimismo e si dice fiducioso sul buon esito di questa “operazione”, anche perché l’interlocutore diretto – c’ha tenuto a precisare- non è stato Crocetta ma «lo staff dell’assessore all’Economia Bianchi, che mi ha dato rassicurazioni sino a ieri (martedì ndr) ».

Sulle novità enunciate dal vice-sindaco di Messina avremmo voluto sentire anche l’assessore regionale Luca Bianchi, che abbiamo provato a contattare telefonicamente dalle 18 del pomeriggio alle 22,30 passate, ma il cellulare ha squillato a vuoto perché pare fosse impegnato in una seduta fiume di giunta. Nelle prossime ore, riproveremo a metterci in contatto con lui, soprattutto per farci spiegare quale sarà l’iter amministrativo che trasformerà il prestito in un contributo a fondo perduto. Signorino sostiene quei quaranta milioni dirottati dalla Regione sul cosiddetto “salva-comuni” regionale dovevano essere utilizzati perché già impegnati e vincolati nella finanziaria regionale 2012 e vista l’impossibilità per il Comune di Messina, ma anche degli altri enti che ne avevano fatto richiesta, di poter restituire le somme anticipate da Palermo, si è optato per questa soluzione, anche perchè altrimenti le somme regionali sarebbero andare perse. Cercheremo comununque di saperne di più parlando con Bianchi.

Intanto, l’arrivo dei 32 milioni dalla Regione non è o l’unica buona notizia per il Comune di Messina, che potrà pagare gli stipendi dei suoi dipendenti , di quelli delle sue società partecipate e delle cooperative che svolgono servizi per conto dell’ente prima del 25 dicembre. E’quanto ha assicurato il segretario generale Antonio Le Donne durante l’incontro sollecitato dalla segretaria della FP CGIL, Clara Crocé ed al quale hanno preso parte gli assessori Nino Mantineo e Daniele Ialacqua. In attesa che vengano trasferiti i finanziamenti statali, per i quali sarà necessario attendere l’approvazione del bilancio consuntivo 2012 (vedi correlato), Palazzo Zanca potrà continuare- su input del Governo nazionale – a ricorrere alle anticipazioni di cassa per altri 20 milioni di euro.

«Siamo stati accusati di allarmismo, ma forse è proprio anche grazie al nostro allarmismo che i lavoratori del Comune e delle partecipate potranno trascorrere delle festività serene, potendo far trovare ai propri figli sotto l’albero il regalo di Natale», è stato il commento della Crocé, al termine della riunione a Palazzo Zanca.«Se non fosse stato per la possibilità di cui l’Amministrazione usufruirà, ricorrendo cioè ad un ulteriore anticipazione di cassa – ha evidenziato la Crocé – i lavoratori avrebbero trascorso il Natale a bocca asciutta, perché nell’attesa dell’approvazione dei bilanci (consuntivo e di previsione) i trasferimenti non sarebbero giunti in tempo per pagare gli stipendi».

Le somme prelevate dalla Cassa Depositi e Prestiti consentiranno di saldare mensilità e tredicesime ai dipendenti comunali; lo stipendio di novembre e le tredicesime ai lavoratori di MessinAmbiente; due mensilità ai lavoratori dell’Ato3; e due fatture alle cooperative sociale.

«Siamo soddisfatti del risultato raggiunto», ha aggiunto la Crocè, che ha voluto espressamente ringraziare il segretario generale Le Donne «per aver tenuto in debita considerazione le preoccupazioni da noi sollevate nei giorni scorsi. Adesso – ha concluso la “pasionaria” sindacalista – è una corsa contro il tempo, perché devono immediatamente essere attivate tutte le procedure che consentano di effettuare i pagamenti in questione».

Adesso, agli impegni verbali dovranno infatti seguire i fatti. (Danila La Torre)