Addio Sogas, si riapre il dibattito sull’Aeroporto del Mela: da Milazzo c’è già chi dice no

La dismissione della Sogas ha spaccato il fronte politico alla Provincia Regionale di Messina. La frattura tra Udc e maggioranza dovrà inevitabilmente essere risolta prima della discussione del bilancio consuntivo, sul quale si continuano a condensare preoccupanti nubi. La tenuta della coalizione elettorale che ha portato Nanni Ricevuto alla presidenza dell’ente è fortemente a rischio e preoccupa anche per tutte le questioni amministrative e programmatiche che dovranno essere risolte. Tra queste, appunto, il nodo infrastrutturale legato all’aeroporto di riferimento dei messinesi, che viene scelto dal mercato ma può essere “imboccato” da scelte politiche.

L’amministrazione Ricevuto, ha sempre puntato forte sulla Sogas e sul “Tito Minniti”, tenendo come “seconda scelta”, per tutta una serie di ragioni, la realizzazione di un nuovo aeroporto nell’area del Mela. Eppure, la dismissione votata in aula, come prevedibile, ha risvegliato le ambizioni di tutti coloro i quali hanno sempre creduto che una soluzione fortemente percorribile potesse essere la costruzione di nuove piste proprio sul territorio provinciale. Tra questi c’è il consigliere della zona tirrenica, Tonino Calabrò (vedi qui) e tutta una serie di comitati a sostegno dell’opera. Ma c’è anche chi dice no, come l’ex sindaco di Milazzo, Nino Nastasi, che commenta: «La decisione del consiglio spiana la strada al dissennato progetto di costruire un aeroporto nella Piana di Milazzo. Così, dopo la scelta dell’Asi di realizzare l’autoporto, la vendita dell’ex scalo ferroviario, la svendita del Centro Mercantile, si concretizza il disegno di trasformare Milazzo nella piattaforma logistica della provincia di Messina, in barba alle potenzialità turistiche sostenute dalla posizione geografica e da un imponente patrimonio paesaggistico».

Critico anche in consigliere provinciale del Pd, Ciccio Italiano: «La decisione del consiglio provinciale di liberarsi delle azioni della Sogas è una scelta di buon senso e di ottima amministrazione. Va pure detto, però, che ad una scelta saggia non può seguirne una dissennata e quindi chi pensa che il voto dell'aula possa riaprire la strada all'ipotesi di un aeroporto nel territorio di milazzo, si metta l'anima in pace. La città del capo non può e non deve subire ulteriori servitù, non può e non deve diventare una piattaforma logistica per gli interessi particolari dei gruppi di potere e deve, finalmente, puntare ad uno sviluppo alternativo a quello industriale, che sta uccidendo le famiglie». CORRELATI IN BASSO GLI ULTIMI ARTICOLI SULL’ARGOMENTO