Nuova libreria per il Book Sharing di Piazza Cairoli

Tenacia, pazienza e fiducia nei cittadini. Sono sicuramente questi i punti di forza del progetto di Book Sharing che ormai da un mese occupa una piccola parte di Piazza Cairoli. Paolo Pino e Roberto Scardino, giovani studenti universitari messinesi, insieme ad altri ragazzi hanno avviato nel periodo di natale un ciclo della cultura di scambio che ha trasformato il centro urbano, sfruttando il quadrilatero pedonale, in un vero e proprio salotto letterario a cielo aperto.

"Una sola regola: se prendi un libro, lasciane un altro". E' questo lo slogan dell'iniziativa che, partita in maniera ottima, ha poi incontrato qualche stop lungo il percorso: verso l'inizio di Gennaio i libri contenuti negli scaffali sono stati infatti sottratti da ignoti ed i giovani promotori dell'iniziativa, insieme a Francesco Palano Quero, Presidente della IV Circoscrizione che, in concomitanza con l'Assessorato alla Cultura, ha patrocinato l'idea, sono tornati sul posto per riempire nuovamente la struttura di testi. Purtroppo dopo neanche una settimana il temuto scenario si è ripresentato: la libreria è stata nuovamente svuotata.

Nel giro di pochi giorni, però, i ripiani sono stati riempiti da anonimi di altri tomi, tantissimi, i quali hanno ridato linfa vitale al progetto. Il messinese medio non ha però ancora capito il messaggio e con testardaggine i libri sono stati rubati di nuovo. La struttura ormai decrepita è stata quindi spogliata della sua essenza, ma la cavalleria è giunta in soccorso della cultura. L'Officina Creativa "Creab" ed i gruppi "Archigiani" e "Re – Vision", con il supporto di diversi sponsor, hanno infatti realizzato volontariamente una nuova libreria per il progetto, desiderando sostenere i giovani.

Nel pomeriggio di Giovedì, alle 18:30, i ragazzi, insieme alle istituzioni ed alle squadre di artigiani che hanno lavorato per il progetto, presenteranno la nuova libreria a Piazza Cairoli, una struttura costruita in legno e più resistente, sperando che i testi inseriti e l'iniziativa possano svilupparsi senza futuri intoppi, scommettendo ancora una volta contro un piatto decisamente ostile per il bene della civilizzazione.

Claudio Panebianco