Ruby, nel processo a Messina entrano le sentenze del “bunga bunga”

Mattinata in aula, camicia chiara e capelli legati, tutta la bellezza fresca di una giovane mamma. Se non avesse avuto intorno il codazzo delle "grandi occasioni", non sarebbe stato facile riconoscere "Ruby Rubacuori" nella giovane che oggi è rimasta a Palazzo Piacentini dal mattino presto fino a quasi le 15, in attesa che la Corte della I sezione penale del Tribunale la chiamasse in aula.

Dopo una lunga udienza precedente, finalmente è toccato a lei deporre. Ruby, al secolo Karima El Maroug, protagonista dello scandalo del Bunga Bunga costato "l'inizio della fine" all'ex premier Silvio Berlusconi, ha presenziato oggi al processo che vede imputati la titolare di un centro estetico messinese Ester Fragata, per induzione alla prostituzione, e l’avvocato Goffredo Sturniolo, accusato da Ruby di aver tentato degli approcci sessuali quando la ragazza era ancora minorenne. La marocchina ha parlato un paio d'ore, rispondendo alle domande del pubblico ministero, il pm Federica Rende, i difensori degli imputati, gli avvocati Nunzio Rosso e Tommaso Autru, infine il suo legale, Alessandro Billè. La ragazza ha sostanzialmente confermato le accuse mosse ai suoi due ex amici, ed i verbali resi allora alla Polizia sono stati acquisiti agli atti del processo.

Acquisite anche, su richiesta dei difensori, le sentenze di Milano relative ai processi a Berlusconi ed a Lele Mora. La sua audizione è terminata intorno alle 17, poi i giudici hanno fissato la prossima udienza per fine aprile. La vicenda al centro del processo scaturisce dalla scomparsa di un bracciale, un “tennis” in oro e brillanti del valore di circa tremila euro, avvenuta nel centro estetico di proprietà di Ester Fragata, dove Karima El Mahroug fu ospitata per una quindicina di giorni. Nei primi mesi del 2009, infatti, la giovane marocchina lasciò la casa dei genitori a Letojanni per spostarsi a Messina in cerca di fortuna. La Fragata denunciò per furto l’avvenente Ruby che ha sempre respinto tutto le accuse, sostenendo che la Fragata voleva solo vendicarsi perché non aveva voluto avere rapporti sessuali con alcuni clienti del centro benessere.

Ruby, dopo essere scappata dal centro il 17 febbraio 2009 raccontò ad alcuni agenti di essere stata costretta a prostituirsi e raccontò di un tentativo di violenza sessuale subito dall’avvocato messinese Goffredo Sturniolo. A seguito di queste pesantissime dichiarazioni sia la Fragata che l’avvocato Sturniolo hanno querelato Rubi Rubacuori. Ai due imputati vengono contestati due reati. Alla Fragata un tentativo di induzione alla prostituzione minorile che sarebbe avvenuto all’interno del centro estetico e all’avvocato Sturniolo una serie di approcci sessuali nei confronti di Ruby che sarebbero avvenuti nel 2009 nel bagno del centro estetico, in auto, in una nota discoteca della città e nella sua abitazione. Secondo l’accusa la Fragata avrebbe invitatati la ragazza ad assecondare le richieste dei clienti ma lei si sarebbe rifiutata fuggendo dal centro estetico. (Alessandra Serio)