Sequestro bis corsi d’oro, via i sigilli ai beni di Caliri e Capone

Si avvicina il processo per gli imputati di "corsi d'oro", lo scandalo formazione professionale a Messina. Prima udienza lunedì 17 dicembre per tutti gli indagati, mentre proprio in questi giorni la Procura sta tirando le fila degli accertamenti sugli altri due indagati eccellenti, i deputati Pd Francantonio Genovese e Franco Rinaldi. Intanto il Tribunale del Riesame ha sciolto la riserva sugli appelli degli avvocati contro il sequestro bis disposto dal Gip Giovanni De Marco. Il Collegio ha disposto la restituzione dei beni a Giuseppe Caliri e Natale Capone, entrambi indagati per la gestione dei fondi destinati all'Ancol. Dissequestro parziale anche per Concetta Cannavó, ex tesoriera del Pd di Messina. Per Caliri, difeso dagli avvocati Salvatore Giannone e Andrea Florio, il Riesame ha accolto in pieno le istanze dei legali, revocando in todo il provvedimento del giudice. Gli è stata quindi "restituito" l'immobile dove abitava con la famiglia. Revoca totale anche per i beni messi sotto chiave in seconda battuta anche al fratello dell'ex assessore comunale Melino Capone. Restano in piedi invece i provvedimenti per l'entourage di Genovese e dell'ex consigliere comunale del Pd, Elio Sauta.
Alessandra Serio