Giovani messinesi denunciano il degrado nel cuore della città… sotto lo sguardo incredulo dei turisti

Federico Alagna, Giancarlo Arena, Fabio Bottari, Alessio Ghirlanda, Michele Rizzo, Giuseppe Signorino: sono messinesi e “la loro parte l’hanno fatta”: è questa, come mostrano le foto, una delle frasi (da declinare però alla prima persona plurale ndr) riportate sugli striscioni posizionati sulla ringhiera che affaccia sugli scavi archeologici della chiesa di San Giacomo, alle spalle della Cattedrale. Dove questa mattina, di fronte agli sguardi increduli dei turisti, numerosissimi data la presenza in porto di ben due navi da crociera, hanno pacificamente esternato il loro dissenso rispetto all’abbandono e all’incuria che interessa una delle zone centrali della città, tra le principali in termini storici-artistici.

Se loro, dunque, componenti di un gruppo di giovani senza alcuna “etichetta” identificativa, hanno deciso di fare, anche in questo modo, la parte di cittadini attaccati alle radici della loro terra, amministratori e amministrati devono cominciare a “scavarsi la coscienza”. Come spiegato infatti da uno dei componenti, Federico Alagna (vedi correlato), tutti, nessuno escluso, sono responsabili della condizione di degrado e abbandono in cui versa Messina, città potenzialmente tra le più belle del mondo ma, purtroppo, vittima di sé stessa e ancora prima di chi la abita.

L’iniziativa organizzata nella giornata odierna (per l’intero pomeriggio fino alle 18), non è la prima per i ragazzi, già protagonisti della pulizia effettuata lunga la spiaggia di Capo Peloro a inizio stagione, e non sarà certo l’ultima. Questo perché, sempre come spiegato da Federico, studente fuori sede come altri due dei coetanei che con lui condividono il desiderio di migliorare la condizione di Messina, è necessario fare il possibile affinché questa incantevole finestra sullo Stretto possa tornare brillare, riempiendo gli occhi e il cuore di chi ogni giorno, o per la prima volta, vi si affaccia. (ELENA DE PASQUALE)

(FOTO DINO STURIALE)