Domenico Maesano lascia il Collegio dei revisori dei Conti di Palazzo Zanca

Il Collegio dei revisori dei conti di Palazzo Zanca resta “orfano” di uno dei tre componenti. Domenico Maesano, il più “longevo” dei tre tecnici attualmente in carica, ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni. In una lettera indirizzata al presidente del Consiglio comunale Pippo Previti, al presidente del Collegio dei revisori dei conti, Dario Zaccone e al commissario straordinario Luigi Croce, Maesano spiega le motivazioni che lo hanno indotto a lasciare il prestigioso quanto impegnativo incarico.

«Tale decisione – si legge nella lettera di dimissioni – deriva dal fatto che per me è diventato problematico poter conciliare impegni privati e lavorativi con un’azione costante e continua, quale il ruolo di revisore dei conti richiede, anche alla luce delle ultime novità normative. Tengo a precisare – continua Maesano – che sono onorato di aver fatto parte di un importante organo quale il Collegio dei revisori dei conti del Comune di Messina. Per quanto sopra ritengo doveroso rassegnare le dimissioni, non trascurando di rivolgere un sentito ringraziamento a personale dell’Ente e al Consiglio comunale, le cui professionalità ho avuto modo di apprezzare».

Eletto la prima volta dal Consiglio comunale nel maggio del 2009, Maesano , vicino all’Udc, era stato riconfermato revisore dei conti di Palazzo nel luglio 2012. Nella stessa occasione, erano stati eletti gli altri due componenti: Dario Zaccone in quota Pd, il più votato e per questo nominato presidente, e Giancarlo Panzera, di area Pdl. Dopo le dimissioni di Maesano – che in questi anni non ha mai fatto mancare il proprio impegno e si è distinto per essere sempre presente ed operativo in quel di Palazzo Zanca, anche nei momenti più caldi – il Consiglio comunale dovrà adesso procedere ad una nuova elezione. Nel frattempo, i due revisori rimasti in carica potranno continuare ad adempiere ai propri compiti e sulla loro scrivania non mancano le patate bollenti. Zaccone e Panzera , ad esempio, saranno chiamati a dare parere sul contratto tra il Comune l’Amam e su quello tra il Comune e l’Atm. Soprattutto il primo, per il quale si attende ancora il parere dell’Avvocatura richiesto dai consiglieri comunali , pare non faccia dormire sonni tranquilli ai revisori, dubbiosi sulla legittimità di quanto previsto nell’atto predisposto dal Commissario Croce o per meglio dire dal suo esperto più fidato, Nino Dalmazio.

Rimanendo nell’ambito del Collegio dei revisori del Comune, va anche aggiunto che resta in piedi il ricorso presentato dal primo dei non eletti, Arturo Faraone, contro il presidente Zaccone, ritenuto ineleggibile per avere ricoperto il ruolo di Presidente del Collegio Sindacale della Feluca s.p.a. e quello di Sindaco Effettivo di Messinambiente S.p.a. sino al 2010. Faraone, non contento del pronunciamento del Tar, che aveva rigettato il ricorso, ha infatti deciso di presentare appello al Cga. (Danila La Torre)