L’allerta meteo fa “andare in letargo” la città: strade vuote e parcheggi a volontà

Con giornate del genere si può decidere di stare a casa al caldo evitando di uscire e spendere soldi (anche solo di benzina, ndr); si può rimanere sul divano a leggere un bel libro o guardare un film, ma soprattutto si può evitare, con grande classe, di incontrare gente che proprio non si ha voglia di vedere. Se però uscire è proprio indispensabile, per vedere il lato positivo della situazione è sufficiente pensare che non si avranno problemi di traffico e che il parcheggio non sarà un miraggio. Tutto ciò perché l’allerta meteo incombe, anzi incombeva.

Queste le tante, possibili alternative per chi, oggi, “complici” le nuvole, le piogge e il vento, soprattutto nelle prime ore della mattinata, ha trascorso una giornata di forzato riposo. L’ordinanza sindacale con cui nel tardo pomeriggio di ieri il primo cittadino ha disposto la chiusura di scuole, uffici e università in vista del maltempo, è stata seguita alla lettera dai cittadini. Talmente alla lettera che se tutte le “direttive” fossero rispettate in questo modo (a prescindere dalla loro utilità), Messina potrebbe diventare una città a misura d’uomo.
Strade sgombere, uffici vuoti, negozi semi-deserti in attesa di una furiosa ondata di maltempo che però, diversamente dalle previsioni, ha risparmiato il centro città. Più colpita la zona sud, in particolare lungo il litorale di Santa Margherita, i centri del versante ionico della provincia ma anche quelli tirrenici: violenta la mareggiata che ha inondato il lungomare di Milazzo.

Se a Messina, dunque, capita spesso di parlare a “cose fatte”, o se preferite capita di piangere sul latte versante, questa volta, la città dello Stretto si è ben guardata dal presentarsi impreparata a quella che era stata meteorologicamente considerata una giornata da incubo. Inevitabili e forse anche prevedibili, però, le “spaccature” tra coloro che parlano di “procurato allarme” e quanti invece apprezzano la cautela mostrata dal primo cittadino, la cui decisione, va detto, si basa sui bollettini meteo forniti dalla protezione civile regionale. Ed è proprio a quest’ultima che, anche questa volta “twittando”, il primo cittadino si rivolge, evidenziando l’opportunità di effettuare «previsioni meteo più dettagliate, più calate sui territori».

Polemiche a parte, considerato l’argomento, decisamente delicato, soprattutto per un territorio come quello messinese, ancora “ferito” dagli effetti del maltempo, meglio eventualmente discutere su quanto non successo piuttosto che su quanto sarebbe potuto accadere. Una giornata di riposo, dopo tutto, non ha mai fatto male a nessuno, anche se più di qualcuno, tra coloro che oggi sono rimasti al calduccio sotto le coperte, durante la settimana riposa comunque: seduto alla scrivania dell’ufficio. (ELENA DE PASQUALE)

(FOTO STURIALE)