Terminal Tremestieri, lavoratori contro la società: “Atteggiamento ostile ed unilaterale”

Fast Confsal e Ugl Mare lo avevano anticipato nel corso di una recente conferenza stampa. L’articolo 4 del contratto individuale di assunzione prevede la facoltà della società Terminal Tremestieri di valutare l'assegnazione temporanea, quindi per il periodo di chiusura del porto di Tremestieri, dei dipendenti presso altra sede, stabilimento, ufficio, reparto o società collegate quali Caronte & Tourist, Bluferries e Meridiano Lines.

L’obiettivo era quello di evitare la Cassa Integrazione, che grava sui contribuenti, e ottenere l’intera retribuzione. Anche in questo caso, però, così come per la richiesta di assorbimento per gli esclusi dall’eventuale nuovo concessionario del porto di Tremestieri, la società ha risposto picche.

“Hanno liquidato l’argomento dicendo che non sussistono le condizioni organizzative – affermano il segretario di Fast Confsal, Antonino Di Mento, ed il rappresentante di Ugl Mare, Guglielmo Pellegrino – facendo decadere quanto dichiarato nelle riunioni precedenti, vale a dire che la Terminal Tremestieri è un soggetto giuridico diverso dalle società che la compongono. Un atteggiamento ostile e unilaterale, perché ricordiamo che la società ha già risparmiato e continua a risparmiare notevoli somme per il canone di concessione poiché dal 31 luglio opera in regime di proroga in diritto d'impresa e proseguendo ad avvalersi del silenzio incondizionato per quanto riguarda la partecipazione o meno al bando di gara per la gestione dell'approdo”.

Insomma, lo scontro continua e non sembrano esserci punti di contatto. Lo sciopero previsto per oggi è stato ovviamente rinviato, visto che il porto è chiuso, ma i sindacati hanno già preannunciato che si svolgerà entro le prime 48 ore dalla riapertura del porto. Un porto che non ha pace non solo dal punto di vista infrastrutturale, ma anche per le persone che ci lavorano.