Accorinti bacchetta Ferlisi, gli chiede «composta esecuzione del proprio dovere»

Continua lo scontro tra il Comandante (ad interim) della Polizia Municipale, Calogero Ferlisi, oggi anche dirigente all’Avvocatura, e l’amministrazione Accorinti. Per la prima volta, anche la giunta esce allo scoperto e bacchetta pubblicamente Ferlisi, sottolineando – in una nota – che «sarebbe stata opportuna una maggiore sobrietà».

In particolare, il sindaco Accorinti e l'Amministrazione intera «stigmatizzano il continuo tentativo del dirigente di portare sulla piazza mediatica una spiacevole vicenda che lo vede su posizione contrapposta all'Amministrazione».

Sino ad oggi i segnali di guerra li aveva lanciati soprattutto il generale, il quale – dopo la riorganizzazione dei Dipartimenti e l’ennesima rotazione dei Dirigenti attuata in quel di Palazzo Zanca – si è sentito “spogliato”- almeno in parte e a suo dire illegittimamente – della divisa conquistata tramite Concorso pubblico e, per tutelare i propri diritti, si era rivolto sia al Tar che alla Procura della Repubblica (vedi correlati). Sotto accusa erano finiti sia il sindaco Renato Accorinti che il segretario/ generale Antonio Le Donne, quest’ultimo “esecutore materiale” del trasferimento all’Avvocatura, in quanto autore della delibera sulla rimodulazione e sulla riorganizzazione della macchina amministrativa.

Ferlisi è sempre stato convinto l’amministrazione Accorinti abbia voluto punirlo per via delle sue veementi proteste in seguito alla modifica dell’ordinanza anti-tir, con cui è stata sottratta ai vigili la competenza di concedere agli autotrasportatori le deroghe per sbarcare in centro, trasferendole alle Compagnie di navigazione (vedi correlato).

All’esecutivo di Palazzo Zanca non piace per niente il tentativo, secondo loro artatamente messo in campo da Felisi, di isolare il Segretario Generale Le Donne,« attribuendo alla sua esclusiva responsabilità una scelta gestionale che ha riguardato non già la sola dirigenza del Corpo di Polizia Municipale, ma l'intera macrostruttura dell'Ente».

L’amministrazione Accorinti precisa, infatti, che «le decisioni sono maturate in un lungo percorso di condivisione della Giunta per la ristrutturazione organizzativa del Comune. Il Segretario ha partecipato a tale percorso e nei limiti delle proprie competenze vi ha dato attuazione con i conseguenti atti, confermandone la legittimità. Non vi è alcuna divergenza tra le valutazioni del Segretario e quelle del Sindaco, che ha in piena consapevolezza assunto le determinazioni di sua competenza».

Quindi, le due stoccate finali. Innanzitutto, la giunta Accorinti sottolinea che «sarebbe stata opportuna una maggiore sobrietà» e, poi, invita Ferlisi a «lasciare agli organi da egli interessati il giudizio sulla vicenda, rimanendo nella composta esecuzione del proprio dovere quotidiano».

Insomma, più passa il tempo, più i rapporti tra Ferlisi e l’Amministrazione Accorinti diventano tesi. Gli abbracci calorosi davanti a Palazzo Zanca nei giorni immediatamente successivi all’elezione a sindaco di Accorinti sembrano solo un ricordo sbiadito.

Danila La Torre