Doppio round in Aula: no a Caldaia sicura all’Amam e stop all’isola pedonale

Botta e risposta. Le due “maggioranze” dell’Aula si sono sfidate in occasione del doppio round della seduta di ieri su Caldaia Sicura-Amam e Isola pedonale.

Il primo round va all’intesa Pd-Sicilia Futura-CMdb che hanno approvato l’emendamento proposto dall’amministrazione e che “toglie” dall’Amam la gestione del controllo delle caldaie. In realtà l’amministrazione ha cambiato idea nel corso dei mesi rispetto all’orientamento iniziale che puntava ad una internalizzazione del servizio con l’assunzione dei dipendenti delle società che hanno gestito le manutenzioni. Il “colpo di mano” ha evitato l’ennesima internalizzazione di un servizio che non rientra tra i compiti statutari ed ha aperto le porte alla richiesta di un regolare bando per affidare l’appalto. Lo Statuto Amam è stato quindi modificato in questa direzione.

Se il primo tempo è andato quindi alla maggioranza di sinistra, immediata è stata la replica da destra, perché il secondo punto all’ordine del giorno era la proposta di pedonalizzazione permanente della via dei Mille. Tema che il centro-sinistra e CMdB avrebbero voluto affrontare prima del 21 gennaio, termine ultimo della proroga per l’isola pedonale in via dei Mille. Di tutt’altro avviso il centro-destra che per evitare un secondo ko, visti i risultati del voto su Caldaia sicura, ha preferito far cadere il numero legale. Al momento della votazione sull’immediata esecutività del nuovo Statuto Amam, il capogruppo di Forza Italia Pippo Trischitta (da sempre contrario all’isola permanente in via dei Mille) ha lasciato l’Aula facendo cadere il numero legale.

La conseguenza è che la prossima seduta non potrà essere oggi ma è stata convocata per il 22 gennaio, quindi il giorno dopo lo scadere della proroga per l’isola di via dei Mille.

Le conseguenze di questa “doppia partita” si sono subito registrate con una serie di comunicati stampa a catena.

Il Consiglio della IV Circoscrizione ha approvato, trasversalmente e a maggioranza assoluta, un ordine del giorno con il quale si esprime rammarico per la “non decisione di modificare e/o integrare il piano urbano del traffico, valutando l'ampliamento dell'area pedonale Cairoli, includendo parte di via dei mille e del viale S.Martino. Si auspica vivamente che il consiglio comunale possa, nel rispetto delle opinioni di tutti, nella prossima seduta, almeno discutere costruttivamente della proposta di ampliamento che giace da tempo non trattata, mettendo da parte polemiche, acredini e inutili personalismi. Nel merito, si reiterano le tante proposte che il Consiglio di circoscrizione ha messo a disposizione dell'Amministrazione per rendere sostenibili i provvedimenti di pedonalizzazione”.

L’assessore alla mobilità Gaetano Cacciola si è soffermato sulla decisione di Trischitta, che lasciando l’Aula ha fatto cadere il numero legale facendo saltare il dibattito: “E’ l’ennesimo atto ostruzionistico di Trischitta che ha deliberatamente fatto cadere il numero legale per impedire il dibattito sull’isola pedonale. Questo comportamento irresponsabile testimonia quanto il consigliere Trischitta, che ambirebbe ad essere il prossimo Sindaco di Messina, abbia a cuore l’interesse della città. ​Il punto non è essere contrari o favorevoli all’isola pedonale, ma piuttosto non consentire il dibattito democratico e impedire la discussione su un argomento tanto sentito dalla città. Sia lui che il consigliere Nicola Cucinotta impediscono al Consiglio Comunale, e dunque a chi rappresenta tutti i messinesi, di esprimersi su scelte di civiltà, ed è bene che i messinesi lo ricordino quando verrà il momento di andare alle urne”.

I 4 consiglieri del Pd Antonella Russo, Giuppi Siracusano, Gaetano Gennaro, Claudio Cardile, stigmatizzano invece il comportamento dell’amministrazione sulla vicenda Amam ed in particolare sull’affidamento dei controlli alla caldaie: “ La condotta ondivaga dell’amministrazione Accorinti sull’affidamento ad A.M.A.M. S.p.A. del servizio di controllo degli impianti termici risulta tanto incomprensibile quanto lesiva degli interessi dei cittadini e dei lavoratori che operano nel settore. Un anno fa l’Assessore De Cola aveva garantito che sarebbe stata bandita una nuova gara d’appalto per la gestione del servizio, prevedendo al contempo una clausola di salvaguardia per garantire la continuità occupazionale dei lavoratori. Nei mesi scorsi, l’Amministrazione ha cambiato rotta pensando di internalizzare il servizio e affidarlo ad A.M.A.M. S.p.A. Invece adesso è stato presentato a firma del Sindaco un emendamento che stralciava la previsione del servizio nell’ambito dell’adeguamento dello Statuto dell’A.M.A.M. S.p.A. Un’ennesima inversione di rotta”.

Il consiglio comunale ha approvato l’emendamento ed il Pd ribadisce la volontà di non affidare il servizio di controllo delle caldaie all’Amam ma nel contempo garantire la ripresa del servizio di controllo delle caldaie (obbligatorio per legge) nonché la salvaguardia occupazionale dei lavoratori che negli anni sono stati impiegati dalle imprese appaltatrici. I consiglieri Dem presenteranno una proposta in tal senso nei prossimi giorni e stigmatizzano l’indecisione dell’amministrazione: “E’ evidente che il Sindaco e la sua Giunta sono troppo presi dalla dichiarata campagna elettorale e così facendo perdano di vista l’interesse dei cittadini. Si è trattato di una operazione di basso cabotaggio politico, che ha finito per danneggiare la Città e che è stata consentita dalla presidente Barrile. Ciò non appare aderente ai canoni di imparzialità che il ruolo impone. Già da domani valuteremo tutte le iniziative da mettere in campo a tutela, innanzi tutto, dell’onorabilità del Civico consesso e della Città”.

Chi ha usato l’ironia nei confronti di una gestione delle partecipate, in particolare dell’Amam, che in questi anni è diventata “rifugio sicuro” di lavoratori provenienti da carrozzoni & affini è stato Nino Interdonato. L’esponente di Sicilia Futura ha presentato un emendamento con il quale, ironizzando anche sugli annunci elettorali di Accorinti, “di aggiungere alle attività dell’Amam anche quelle di trasporto, carico e scarico e movimento in genere di merci e persone nell’ambito dei trasporti portuali marittimi. Visto che Accorinti continua ad annunciare la Flotta comunale che in questi anni non ha fatto, visto che sono stati inusualmente aggiunti all’Amam servizi quali la scerbatura o la manutenzione dei cimiteri, non vedo cosa possa ostacolare anche la gestione di una Flotta comunale che sta sempre …..in acqua…….”

Interdonato, sempre sorridendo ha chiarito che il segretario generale Le Donne ha dato parere negativo alla sua proposta (chiedendosi come mai è stato invece favorevole alle altre operazioni……).

Rosaria Brancato