Caso Ferlisi, udienza rinviata. Giudice dispone integrazione contraddittorio

Il giudice del Lavoro Rosa Bonazinga ha rinviato al 26 ottobre l’udienza relativa al “caso Ferlisi”, ordinando al ricorrente, su specifica eccezione del Comune, di “integrare il contraddittorio nei confronti di Salvatore De Francesco entro il 12 ottobre prossimo” (dovrà essere notificato il ricorso insieme a tutti gi altri atti del processo). La vicenda è tra l’altro legata alla richiesta di Ferlisi (difeso dall’avvocato Giovanni Quartarone) di annullamento del decreto sindacale emesso dall’ufficio di gabinetto del primo cittadino, Cateno De Luca (rappresentato dall’avvocato Raffaele Tommasini), il 29 agosto, con il quale è stato affidato a De Francesco, sino al 31 dicembre, l’incarico ad interim di dirigente del comando di polizia municipale. Nonché del decreto con il quale lo stesso Ferlisi è stato destinato all'area Dipartimento Demanio – patrimonio – beni comuni ed espropriazioni.

Conseguentemente Ferlisi chiede "la condanna del Comune di Messina nella persona del sindaco pro tempore a reintegrarlo immediatamente nel ruolo di comandante del Corpo di polizia municipale” della Città dello Stretto. Il giudice ha ritenuto necessario “che il contraddittorio sia integrato nei confronti di De Francesco”. Di qui il rinvio.

Lo scorso 20 agosto il comandante della Polizia municipale Ferlisi aveva chiesto “per motivi personali” di essere trasferito all’Avvocatura comunale. Dopo “averne preso atto” il sindaco ha conferito il comando a De Francesco sino alla fine dell’anno in corso. Il Comune di Messina si è costituito formalmente in giudizio eccependo “la inammissibilità del ricorso” e contestando tutte le richieste di Ferlisi. Il Comune ha peraltro evidenziato che è stato lo stesso ricorrente tra l'altro a formulare istanza (per la seconda volta nell’arco di cinque anni) di trasferimento dalla direzione della Polizia municipale.

La richiesta di Ferlisi era giunta all’indomani del blitz di fine agosto a Torre Faro nel corso della festa patronale. In quella occasione intervenne direttamente il sindaco De Luca contro l’ambulantato abusivo.

Il comandante si era sentito spodestato del suo ruolo dal sindaco che si era messo a capo dell’unità interforze e ne era scaturito uno scontro.