Il malessere sociale invade palazzo Zanca: i lavoratori chiedono certezze, i sindacati “litigano”

L’insolito silenzio che ha caratterizzato i primi giorni della settimana di palazzo Zanca, causa carenza idrica, è stato velocemente spazzato via dalle proteste dei dipendenti comunali (ieri mattina, ndr) assiepati dietro la porta del primo cittadino in attesa di un incontro per avere notizie sul pagamento degli stipendi, così come dai lavoratori dell’Atm che hanno trascorso la scorsa notte nell’aula consiliare per la stessa motivazione. Le “rivolte” sono state sedate solo dopo le rassicurazioni che il sindaco ha fornito al personale. Tanti però i momenti di tensione e di acceso confronto che si sarebbero probabilmente potuti evitare se la situazione fosse stata chiarita nelle giuste modalità e a tempo debito, soprattutto attraverso canali ufficiali e non “virtuali”.

Detto questo, non va però dimenticato un altro lato della vicenda: parliamo dello “scontro” nello scontro andato in scena sempre fra nei trafficati corridoi di palazzo Zanca. Prima di parlarne è però necessaria una premessa: il 5, 6 e 7 marzo, si svolgeranno, infatti, le elezioni RSU del pubblico impiego che porteranno alla nomina dei Rappresentanti Sindacali Unitari, ovvero lavoratori, eletti fra i lavoratori e dai lavoratori, che difenderanno e tuteleranno le esigenze dei colleghi. Sebbene per “salire” così come per votare, non sia necessario essere iscritti ad alcun sindacato, i referenti delle rispettive sigle, nello spirito che contraddistingue qualsiasi competizione elettorale, “spingono” affinché i propri adepti possano ottenere la vittoria.

E quale terreno migliore, purtroppo, per mettersi in mostra di fronte ai propri potenziali elettori, se non quello del malessere legato ad un problema realmente vero, il mancato pagamento degli stipendi? E’ in questo quadro che si profila il secondo scontro, quello più “interno” e ben più “tagliente” tra le sigle sindacali, Fp Cgil e Cisl Fp, che al Comune contano il maggior numero di aderenti. Una battaglia combattuta a suon di presidi, di comizi, ma soprattutto a suon di comunicati stampa attraverso cui sbandierare il proprio successo. E se la Cisl Fp scrive: «Entro domani (oggi, 2 marzo) grazie all’impegno della Cisl Fp gli stipendi verranno pagati», foglio che viene fatto circolare al Comune appena qualche attimo dopo la fine dell’incontro (evidentemente preparato a tempo debito), la Fp Cgil anch’essa presente a palazzo Zanca e con già in programma per questa mattina un’assemblea, non manca di rispondere: «Il problema non è solo legato al presente ma soprattutto al futuro, è la mancanza di programmazione e di prospettive che deve preoccupare perché tra qualche mese ci ritroveremo punto e a capo». Al centro del contendere le decine di lavoratori che chiedono un’unica risposta, chiara e precisa: certezze per loro famiglie, oggi come domani.

A proposito di certezze, ancora poche quelle per i lavoratori delle cooperative sociali: quest’ultimi, infatti, non risultando dipendenti comunali, bensì, appunto, dipendenti delle cooperative, saranno costretti ad attendere che palazzo Zanca paghi le rispettive società e ciò avverrà sulla base dell’ordine cronologico di presentazione delle fatture. Il che significa che non tutti potranno immediatamente essere accontentati. Ad attendere più di altri i lavoratori della Cooperativa Nuova Presenza; quest’ultima, nei giorni scorsi, per voce del proprio rappresentante, ha affermato di essere prossima (il 3 marzo, ovvero domani), alla sospensione del servizio a causa del mancato pagamento delle fatture da parte del Comune. Ipotesi su cui però intende fare una precisazione l’assessore Caroniti: «Abbiamo già informato i dirigenti che la sospensione improvvisa del servizio (trasporto disabili) non è una scelta percorribile, la Cooperativa può eventualmente mettere in mora l’amministrazione per il ritardo del pagamento, ma qualsiasi altra strada sarebbe a nostro avviso illegittima e se dovesse verificarsi non esiteremo ad opporci». (ELENA DE PASQUALE)