Lombardo: “Ricevuto sperpera”. La replica: “E’ in campagna elettorale”

E’ ancora botta e risposta tra il presidente della Provincia Nanni Ricevuto e il consigliere di Sicilia Vera Pippo Lombardo. Tema del contendere il Patto di stabilità, che secondo il consigliere sarebbe stato sforato nel 2012 ma i cui effetti finirebbero col gravare sulla prossima amministrazione come una sorta di “bomba ad orologeria”. Si dice tranquillo il presidente, addebitando ogni contestazione al clima da campagna elettorale.

Le cifre “ballerine”, secondo Pippo Lombardo sono quelle relative ad una delle voci d’entrata,gli oltre 14 milioni per la Tia (tributo sui rifiuti) dal 2005 ad oggi, somme che, non solo non sono state incassate ma non hanno molte possibilità di finire nelle casse di Palazzo dei Leoni poiché non corrispondono ad alcun titolo giuridico. L’esponente di Sicilia Vera allega infatti la documentazione relativa agli Ato 1 e 2 che nel 2010 e 2011non hanno approvato i bilanci, quindi i crediti non sono affatto certi e per quel che riguarda il periodo 2006-2007 come stabilito dalla Corte dei Conti del Piemonte, il tributo non era neanche applicabile. Quest’ultimo fatto poi è stato ribadito da uno dei revisori dei conti in sede di commissione a fine gennaio. “A conti fatti- dichiara Lombardo- sono state inserite come entrate certe risorse che certe non lo sono né lo saranno per niente, perché non saranno esigibili in mancanza di bilancio degli Ato 1 e 2. Per non parlare della determina n°302 che con un colpo di penna del dirigente trasforma un impegno di spesa di oltre 3 milioni in un’entrata dello stesso importo”. L’intero fascicolo il consigliere lo porterà all’attenzione dei revisori dei conti, della Corte dei Conti e della magistratura. Lo sforamento del Patto di stabilità 2012 finirebbe con l’essere appurato soltanto dalla prossima amministrazione sulla quale graverebbero tutte le conseguenze, comprese le sanzioni che riguardano i tagli occupazionali ed il rigore nelle spese. Proprio per questo Lombardo già da un mese ha chiesto che gli venga decurtato del 30% l’indennità, misura che viene applicata in caso di violazione del patto, dal momento che per lui “è già avvenuta nei fatti ma abilmente occultata con le parole”. Le ultime dichiarazioni di Lombardo non sono state gradite da Ricevuto, soprattutto nel giorno di San Valentino. Ma l’esponente di Sicilia Vera non batte ciglio “Chi no ha avuto amore per questo Ente non può chiedere amore adesso. Avrebbe potuto risparmiare in altri modi. Ricordo che le consulenze da 150 mila euro ciascuna per Torrisi e Bernava sono state evitate solo grazie alle nostre proteste, ma ad esempio la Provincia non ha incassato i soldi per le sanzioni ai passi carrabili abusivi”. L’elenco degli sprechi secondo Pippo Lombardo è ancora lungo e include oltre 4 milioni di somme urgenze in affidamento diretto da luglio 2011 a febbraio 2012 senza applicare un solo euro di sconto, nonostante lo prevedesse la legge, i 100 mila euro per il Festival del jazz, i 200 mila euro annui per 4 anni al Monte di Pietà, “E ancora i 30 mila euro per uno spot sull’area dello Stretto che nessuno ha visto, nonostante la cifra notevole, i 25 mila per la rassegna stampa video e cartacea o gli 8.800 euro spesi a fine ano 2012 per 100 Agende, 88 euro ad Agenda…..lascio a voi il commento. Su questo si deve risparmiare, non sul personale”.

Dieci minuti dopo la conclusione della conferenza stampa del consigliere provinciale tocca al Presidente Ricevuto replicare alla presenza dei dirigenti dell’ufficio finanziario Nino Calabrò e Mariangela Caponetti.

“Noi ci atteniamo sempre ai canoni di legittimità-tuona il presidente- e il consigliere Lombardo afferma cose non fondate perché siamo in campagna elettorale. Questi crediti fanno parte della fase che abbiamo appena ultimato quella del monitoraggio mentre quella della certificazione sarà successiva, ed in ogni caso quei 14 milioni non li impegniamo finchè non li avremo materialmente incassati”.

In sintesi l’amministrazione può anche “sospettare” che quei 14 milioni rischiano di non tramutarsi in moneta reale, ma poiché nella fase del monitoraggio, per rientrare nei limiti del Patto di stabilità quel che conta è l’individuazione dei crediti quella cifra è stata inserita. “La legge dice che basta il diritto a pretendere e noi ci atteniamo a questo”. In fondo quindi un dubbio è sorto legittimo anche all’amministrazione, ma le cifre non sono state impegnate quindi non verrebbero materialmente a mancare in uscita. Ricevuto replica alle singole contestazioni sugli sprechi “Occorre amore per il territorio e non possiamo andare avanti con gli scontri, ci risolleveremo solo con lo spirito di collaborazione tra ogni singola componente”. Quanto ai 30 milioni per uno spot erano soldi del Ministero e non della Provincia, “Per gli 8.800 euro per 100 agende mi assumo io la responsabilità per avere voluto continuare una tradizione di questo Palazzo”. Certo, la speranza è che in tempi così magri alcune tradizioni vengano accantonate per il futuro, lasciando spazio a fine anno ad una calorosa e sentita stretta di mano. Secondo Ricevuto però le contestazioni di Sicilia Vera sono legate ad un clima da campagna elettorale che dalle Politiche ci porta dritti alle amministrative. Ed a proposito di amministrative e di una sua ricandidatura alla guida di Palazzo dei Leoni spiega: “ Per età, saggezza, competenza, ritengo di avere le carte in regola, ma non è mia abitudine autocandidarmi, se me lo chiedono accetterò. Ho già fatto di tutto, ricoperto vari ruoli, non sono certo pronto a fare una guerra santa per la candidatura”. Il Presidente smentisce poi l’indiscrezione che lo vuole candidato alla guida di una lista civica di area di centro-destra.

Rosaria Brancato