Nuova grana per Accorinti: Panarello chiede un assessore donna ma il sindaco vuole Pino

Sulla scelta dell’assessore che andrà a prendere il posto del dimissionario Filippo Cucinotta rischia di scoppiare una nuova grana per il sindaco Renato Accorinti. Dopo il dissenso emerso all’interno del Movimento “Cambiamo Messina dal Basso” sulla nomina di Elio Conti Nibali – il quale ha poi rinunciato all’incarico – un incidente diplomatico potrebbe addirittura registrarsi all’interno della giunta.

Quando ormai i rumors di palazzo danno per scontata l’ “investitura” del comandante di navi traghetto Sebastiano Pino, l’assessore Patrizia Panarello dirama una nota per chiedere che il prossimo assessore sia una donna.

«Oltre a rinnovarti la mia amicizia– scrive Panarello- ti scrivo per comunicarti, in quanto assessore alle pari opportunità, la necessità di individuare in prima battuta una donna quale nuovo assessore per evitare che la predominanza di un sesso in giunta possa in qualche modo determinare situazioni di svantaggio per l’altro sesso».

La richiesta di attingere dal genere femminile , per la verità, è arrivata anche dall’esterno ma è ovvio che l‘intervento, a gamba tesa, della Panarello rischia di spezzare l’ “incantesimo” di questi giorni, caratterizzati non solo da una discrezione assoluta ma anche da un clima “peace&love” , proprio per evitare che si ripetesse un nuovo “caso Conti Nibali”. Anche la scelta di Sebastiano Pino, sindacalista del Sasmant e ideatore del progetto riguardante la flotta comunale- sbandierato in campagna elettorale e riposto in un cassetto il giorno dopo l’elezione- rientrava in fondo in quel percorso di riappacificazione interna resosi necessario dopo le scintille delle scorse settimane tra il sindaco Accorinti ed il Movimento che lo ha sostenuto sin dal primo giorno.

L’assessore Panarello, però, forse non pensando alle conseguenze del suo gesto, ha deciso di prendere di petto la questione delle pari opportunità in giunta e al sindaco Accorinti dice chiaramente: «Sarebbe paradossale se proprio la nostra giunta fosse accusata di non ritenere le donne all’altezza di ricoprire ruoli politici, ovvero come se una donna potesse essere considerata mezzo assessore uomo».

L’assessore Panarello sa perfettamente che il prescelto è, al 99%, il comandante Pino ma nonostante questo non si preoccupa di mettere con le spalle al muro Accorinti, allorquando scrive «su questa necessità politica di rispettare il principio delle pari opportunità sono sicura che anche tu concordi e che farai di tutto per tutelarlo”.

L’unica esponente donna della giunta di palazzo Zanca gioca così un brutto scherzetto al sindaco con la sua uscita pubblica, che – sebbene “infarcita” di complimenti all’indirizzo di Accorinti (IN BASSO LA NOTA INTEGRALE) – spalanca inevitabilmente le porte a nuove polemiche. E anche questa volta, come accaduto in occasione della scelta di Conti Nibali, il sindaco Accorinti deve difendersi dal fuoco amico e dalle persone a lui più vicine, anzi che gli siedono proprio accanto in questa avventura ammnistrativa.
Conoscendo Accorinti – che a dispetto dei dissidi interni non avrebbe mai rinunciato neanche ad Elio Conti Nibali – non è azzardato pensare che andrà avanti per la sua strada e Sebastiano Pino farà prestissimo il suo ingresso in giunta. Anche per lui c’è un passato nella “Piccola Comunità Nuovi Orizzonti”di padre Scalia, di cui fanno parte anche gli assessori Guido Signorino, Nino Mantineo e Gaetano Cacciola . Il comandante di navi Rfi erediterà dall’ex assessore Cucinotta certamente la delega Risorse del Mare, ma il sindaco Accorinti ha comunque in mente di procedere ad una rimodulazione generale delle deleghe.

Danila La Torre

LA NOTA DELL'ASSESSORE PANARELLO

“Dopo quasi due anni di lavoro assieme a te, Renato, ed alla splendida squadra di assessori che ti sei scelto, – scrive l’assessore alle Pari opportunità, Patrizia Panarello, – vorrei innanzitutto rinnovarti la mia stima e il mio entusiasmo a portare avanti un progetto politico così ambizioso e nobile come quello che hai tracciato. Riconosco che le difficoltà non sono poche e che essere ai vertici di un Comune così disastrato dal punto di vista economico-finanziario può sembrare un’impresa a volte disperata. Devo riconoscerti grandi meriti e grandi doti umane e ti ringrazio per il modo in cui svolgi il tuo compito da Sindaco: con enormi sacrifici e con grande generosità ti spendi ogni giorno, pagando a volte a caro prezzo la tua non appartenenza ai partiti politici tradizionali. Ammiro la tua correttezza, la tua libertà di azione e la tua serenità e sono sicura che al di là dei risultati più o meno popolari che raggiungeremo durante questa legislatura, comunque questa nostra esperienza rimarrà per molti un esempio di buona politica. Per ciò che mi riguarda posso dirti che il mio ruolo non è affatto semplice, oltre all’assessorato sono docente all’Università e mamma di due splendidi bambini con età diverse e dunque con esigenze diverse e, così come tante altre donne lavoratrici, devo dividermi come meglio posso per essere sempre presente ovunque e svolgere al meglio ognuno dei ruoli che ricopro. Su questo punto ho trovato ingiuste e umilianti le critiche di assenteismo che mi sono state rivolte in occasione delle “pagelle” piuttosto sommarie che ogni assessore ha ricevuto nel corso di questa legislatura. Devo dire che mai finora – continua l'assessore – ho anteposto la mia vita privata agli impegni ufficiali e questo ha comportato peraltro gravi disagi che pago oggi nonostante l’indifferenza e la superficialità generale. Non a te però si può imputare di essere mai stato insensibile o di non riconoscere il lavoro spesso silenzioso da me svolto, al contrario sei uno dei pochi uomini che, al di là delle proclamazioni ufficiali, crede che una donna che lavora abbia anche tutto il diritto a essere madre e di godersi questo dono enorme che sono i figli, gestendosi il proprio tempo e i diversi incarichi nel migliore dei modi possibili, senza per questo essere considerata meno capace degli uomini. Devo confessarti che essere l’unica donna in Giunta non mi ha mai fatto sentire a disagio, anzi il clima di lavoro e la sintonia sono uno degli elementi di forza della nostra giunta. In particolare, tu sei sempre attento alle mie e alle nostre singole esigenze, mostrando una pazienza infinita nella gestione quotidiana delle problematiche da affrontare. Oltre a rinnovarti la mia amicizia ti scrivo per comunicarti, in quanto assessore alle pari opportunità, la necessità di individuare in prima battuta una donna quale nuovo assessore per evitare che la predominanza di un sesso in giunta possa in qualche modo determinare situazioni di svantaggio per l’altro sesso. In secondo luogo – conclude Patrizia Panarello – sarebbe paradossale se proprio la nostra giunta fosse accusata di non ritenere le donne all’altezza di ricoprire ruoli politici, ovvero come se una donna potesse essere considerata mezzo assessore uomo. Su questa necessità politica di rispettare il principio delle pari opportunità sono sicura che anche tu concordi e che farai di tutto per tutelarlo”.