487 multe in due settimane: continua la lotta alla sosta selvaggia, ma non basta

L’occhio elettronico della Municipale non perdona. Dal 4 al 16 agosto altre 487 multe a chi ha preferito lasciare la macchina in modo irregolare piuttosto che fare qualche metro in più a piedi. Continua l’attività del dispositivo “scout system” in dotazione alla Polizia municipale dallo scorso 21 luglio. In queste prime due settimane di agosto, nonostante il periodo di ferie che generalmente svuota la città, sono stati elevati 487 verbali così distribuiti: 87 per divieto di sosta, 96 per modalità di sosta, 20 per sosta su marciapiede, 203 per doppia fila, 57 per sosta su pista ciclabile e 24 per sosta ad intersezione. Altre 400 multe erano state fatte durante la prima settimana di “servizio” per la telecamera che non lascia scampo agli automobilisti incivili.

Purtroppo però facendo un giro per le strade del centro ci si rende presto conto che neanche questo è sufficiente per contrastare la pessima abitudine dei messinesi di parcheggiare dove capita e soprattutto nel posto più vicino in cui ci si deve recare. Poco importa se ci sono strisce pedonali, scivoli per disabili, passi carrabili, si sa che in città il parcheggio “creativo” è quasi un’arte, ma l’inciviltà è intollerabile.

Basta guardare il dettaglio delle multe elevate dallo scout system dal 4 al 16 agosto per rendersi conto quali sono le cattive abitudini preferite dai messinesi: doppia fila e sosta irregolare. Da quando però è stata istituita la nuova pista ciclabile ecco che iniziano a fioccare anche i verbali per chi lascia l’auto nello spazio che dovrebbe essere riservato a chi cammina in bicicletta. Soprattutto in via Garibaldi le strisce gialle e bianche non intimoriscono gli automobilisti messinesi, sul corso Cavour invece non si comprende più come si dividono le corsie: gli affezionatissimi della doppia fila riescono ad ingegnarsi fino a creare anche la terza fila, le auto in transito si ritrovano a percorrere contromano la corsia preferenziale dei bus, i bus sono costretti a “stringersi” verso il marciapiede e i ciclisti da dove dovrebbero passare? Bisognerebbe chiederlo a quelli della terza fila.

Di certo non è una situazione nuova e pesa la carenza di personale nella Polizia Municipale che non riesce a mettere in campo un efficiente servizio di controllo a tappeto del territorio. E’ anche vero però che la civiltà dovrebbe prescindere dal controllo e dalla repressione. Ma questo principio non vale per tutti. Soprattutto alla guida.

Francesca Stornante