Storia di Paola, corsista all’Aram: da 3 anni aspetta gli esami e i rimborsi

Nelle scorse settimane abbiamo dato voce a testimonianze di corsisti nei diversi Enti di formazione, che possiamo correttamente definire doppiamente “vittime” del sistema: da un lato, secondo i loro racconti, non hanno ricevuto nessuna indennità nonostante sia espressamente previsto, dall’altro lato in numerosi casi (vedi articoli allegati) per sostenere gli esami sono stati costretti ad un calvario. Molti non li hanno potuti sostenere, così d’aver perso tempo, impegno, speranze.

Oggi vi raccontiamo la storia di Paola, che ha scritto a Tempostretto. Invitiamo altri corsisti, docenti o dipendenti a fare altrettanto, ma chiediamo anche a chi possa fornire qualsiasi tipo di supporto, anche informativo, per dare risposte concrete a questi nostri giovani, di scrivere a info@tempostretto.it

“Buona sera sono Paola, sono una corsista dell’Aram, .ho letto alcune testimonianze ..e così anch’ io ho pensato di raccontarvi la mia…chissà magari per un risvolto positivo. Ho fatto 2 anni di corso di estetica presso l’ Aram ed oltre a non aver ricevuto neanche un centesimo, nn è questa la mia preoccupazione primaria ,non abbiamo piuttosto conseguito gli esami quelli più importanti che ci dovrebbero far fare, per avere l attestato di qualifica professionale di estetista. Il corso è stato concluso nel gennaio 2012,sono quasi 3 anni che aspettiamo. Con le mie colleghe abbiamo scritto una lettera alla Regione ,tramite sia l’ ufficio provinciale del lavoro che un Ente regionale, con la quale richiediamo di poter fare gli esami presso un ente di pari qualifica avendo frequentato il primo e portato a termine il secondo anno. Ancora però non abbiamo fatto nulla e io che vorrei fare il 3 anno non ne ho la possibilità. A gennaio 2015 ,saranno passati 3 anni di attesa senza poter fare nulla”.

Il suggerimento a Paola ed alle sue colleghe, per quanto riguarda le somme è quello che in uno degli articoli già pubblicati una rappresentante della “formazione buona” Rosalba Sciutteri, ha fatto: rivolgervi prima alla Guardia di Finanza e poi direttamente alla Regione.

Per quanto riguarda poi gli esami rivolgiamo l’appello a quanti, dirigenti degli altri Enti, possano leggere questo articolo e dare una mano ai corsisti seguendo quel percorso analogo che ha portato Annalisa Totò e le sue colleghe Aram a sostenere gli esami presso l’Efal.

In questa lunga brutta storia continuano a pagare i più deboli, che sono le nuove generazioni, quelle che negli Enti di formazione avevano visto una strada per costruirsi il futuro e che invece si è rivelata un vicolo cieco.

Rosaria Brancato