Coinvolte 200 scuole nel concorso “Piccoli gesti per un mondo migliore”: il 30 la premiazione

L’educazione all’ambiente nasce sui banchi di scuola. Realtà assodata, di cui ha preso atto il concorso “Piccoli gesti per un mondo migliore” che, nell’ambito del più ampio progetto “Riduzione Riuso Riciclo Recupero”, ha coinvolto 64 istituti di Messina e provincia con un riscontro da parte di ben 200 scuole.

Si attende adesso la premiazione degli studenti che hanno preso parte all’iniziativa, che verrà ospitata dal Palacultura il prossimo 30 maggio a partire dalle ore 9.30 e che contemplerà anche una mostra per consentire l’esposizione degli elaborati creativi dei giovani concorrenti.

Il progetto, promosso dalla Provincia Regionale di Messina – Assessorato all’Ambiente, Laboratorio In.F.E.A, Ufficio Scolastico Provinciale, A.T.O. ME 3 S.p.a, Messinambiente S.p.a., Coop Rete Abile srl, Ecorecuperi e Tirrenoambiente S.p.a, mira a snaturare il consueto approccio all’attualissima tematica dell’ecologia e del rispetto dell’ambiente, avvalendosi dei canali di comunicazione propri della nuova era.

Così i ragazzi coinvolti nell’iniziativa sono stati chiamati a sondare il loro grado di preparazione “civica” e consapevolezza, direttamente on line, confrontandosi con argomenti quali raccolta differenziata, riduzione rifiuti e recupero di materie prime, grazie a una serie di quiz che hanno messo in luce la loro effettiva dimestichezza con questioni di sempre maggior rilievo.

Sfruttato anche il canale televisivo che ha fornito programmi interamente volti allo sviluppo sostenibile. Ma naturalmente l’opera di costruzione di una rinnovata “forma mentis” non è rimasta incastrata tra le briglie della digitalizzazione. L’iniziativa ha offerto l’opportunità di entrare in contatto con la realtà dei fatti per modificarla gradatamente attraverso nuove proposte.

Così, l’intento di moltiplicare gli aderenti al progetto di raccolta differenziata, facendo così lievitare l’esigua percentuale di conferimento in città, è stato sostenuto tramite l’installazione di apposite “isole ecologiche” in prossimità degli istituti partecipanti al programma. L’altra spinosa questione del riutilizzo del materiale tecnologico, è stata infine affrontata, altrettanto pragmaticamente, collocando parimenti “eco-box” per la raccolta di toner e cartucce”. (Sara Faraci)