In cattedra gli scrittori Ervas e Abate scelti dal Progetto Lettura per “L’incontro con l’autore”

Prende le mosse dalla convinzione che la formazione sociale, affettiva e culturale delle nuove generazioni debba radicarsi nel confronto intergenerazionale con gli autori contemporanei. E’ il Progetto Lettura “Incontro con l’autore” conclusosi pochi giorni fa con il secondo degli incontri presso il liceo “Emilio Ainis” di Messina.

Protagonista incontrastato il dialogo e lo scambio letterario con gli autori di due opere forti e commoventi. Fulvio Ervas, la cui penna ha regalato l’intensa storia di “Se ti abbraccio non aver paura” e Carmine Abate, la regia dell’appassionante narrazione storica, tinta di giallo, “La collina del vento” che lo ha reso vincitore, nel 2012, del premio Campiello.

Il 14 marzo e il 10 aprile scorsi, i due autori non hanno lesinato agli studenti di ben quindici classi che si sono avvicinati alla lettura delle due opere traendone interrogativi e spunti di riflessioni, chiarimenti e considerazioni sugli snodi cruciali delle narrazioni nonché sul loro più profondo significato. Attualissimi, del resto, i temi attorno ai quali le due opere si sviluppano, aprendosi a trame che avvincono non dimenticando di toccare il cuore dei lettori.

Così “Se ti abbraccio non aver paura” ci consegna a tinte vivide la reale storia del complesso rapporto tra un padre e il proprio figlio autistico, ponendosi come punto di riferimento dei tentativi quotidianamente compiuti dai genitori di instaurare con i loro figli un rapporto complice, accendendo un dialogo spesso difficile ma non impossibile.

“La collina del vento” è invece una colorata carrellata degli eventi storici dalla Grande Guerra al fascismo, ai giorni nostri con flash back sulle origini della città, che danno occasione di mettere nero su bianco spinose problematiche che da sempre avvincono la nostra terra, dal fenomeno mafioso a quello dell’abusivismo edilizio, ma che offrono spunto per affermare con forza i mai sopiti valori di identità, coerenza, rettitudine morale, appartenenza alla propria terra.

A imporre all’evento una veste più leggera, oltre alle osservazioni di spirito nate dalle battute tra gli stessi protagonisti, anche momenti musicali che hanno visto nel coro diretto dalla professoressa Giuseppina Lombardo e nelle note del gruppo musicale “Just to play something”, il giusto coronamento della pregevole iniziativa che ha, tra l’altro, riscosso il plauso e l’illustre patrocinio delle librerie Bonanzinga e Ciofalo. (Sara Faraci)